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17/12/2017 06:00:00

Ars, Miccichè eletto Presidente. Si spacca il Pd, l'ira di Gucciardi

 E' Gianfranco Miccichè il nuovo presidente di Sala D'Ercole, 39 i voti ottenuti.
Una previsione oltre ogni successo.

La maggioranza ieri in Aula era composta da 35 deputati, assente per motivi personali Pippo Giannuso. I voti per Miccichè, dicevamo, sono stati 39, è il nuovo presidente della XVII legislatura dell'ARS.

Il movimento Cinque Stelle, composto da venti onorevoli, ha votato compatto per l'esponente dell'UDC Margherita La Rocca Ruvolo.
Il Partito Democratico ha preso parte questa volta alle operazioni di voto, contrariamente alla giornata di venerdì dove i deputati eletti hanno deciso di astenersi.

L'Assemblea durante le operazioni di voto di ieri, sabato 16 dicembre, non ha dato esempio di ordine e decoro.

La prima votazione è stata infatti annullata. Il deputato Giovanni Bulla, dell'UDC, a votazione effettuata ha poi mostrato l'indicazione di voto proprio a Miccichè, a voler indicare la lealtà e coerenza di quanto pattuito, fugando il dubbio di poter essere tra i i franchi tiratori.
Caos in Aula tanto da far sospendere i lavori e annullare la prima votazione, a far notare l'accaduto il deputato del PD, Antonello Cracolici.
Si ripete la votazione e viene eletto presidente Miccichè, risultato scontato.
Applausi e abbracci. Si complimentano con Miccichè tutti gli assessori della Giunta regionale.
Il neo eletto presidente dell'ARS si dice contento per i voti ricevuti ma guarderà anche alla minoranza che non lo ha votato facendosi garante, però, unicamente degli interessi dei siciliani.
Un discorso non preparato da Miccichè, per scaramanzia ha voluto non scrivere nulla, una nota che accompagna quasi tutti i forzisti che sono scaramantici per natura, Berlusconi insegna.
Chiede al presidente della Regione Nello Musumeci di “salvare la Sicilia” dalla situazione nella quale si trova, ai deputati tutti chiede di assumersi la responsabilità del ruolo a cui sono stati chiamati senza alimentare la disaffezione dei cittadini alle Istituzioni, non manca la stilettata ai grillini che si alimentano di populismo “ non cadrò nella demagogia”.

 

Miccichè torna a fare il presidente dell'ARS per la seconda volta, sono gli anni del 2008 in cui dirigeva l'Aula, è emozionato.

E' certo che Musumeci riuscirà a traghettare la Sicilia dal mare tempestoso in cui naviga, e dalle false promesse a cui non si è dato seguito, anche se “l'impresa sarà titanica”.
Invoca il prestigio della politica, quella a cui deve tornare per colmare il divario con i siciliani, “sarò garante: non ci sarà nessun atto che non sarà condiviso con tutti voi".
Ma qual è l'analisi di questo voto?
Seppure 69, mancava Pippo Gennuso in Aula, i voti non sono stati compatti. Due i franchi tiratori all'interno della maggioranza, Sicilia Futura con i due deputati hanno votato per Miccichè, i grillini, tutti coerenti e compatti, hanno votato per La Rocca Ruvolo dell'UDC, e il PD?
Il PD si spacca e ne nasce una polemica. I deputati dem in Assemblea sono undici, sette di loro hanno votato per Nello Di Pasquale, quattro voti sono andati a Miccichè.
Duro il commento di Antonello Cracolici verso i suoi compagni di partito: “Sono stati quattro utili idioti. Il loro voto è stato anche inutile visto che Micciché sarebbe stato comunque eletto. La coalizione di centrosinistra non ha tenuto la barra dritta. Il 'soccorso rosso' non è servito". Venti di guerra.
Un PD che non tiene unito il partito nemmeno ad inizio di legislatura, e con soli undici deputati presenti, un partito che è la sintesi di faide interne e che si spaccherà, consapevolmente, ancora di più con un asse sbilanciato verso il centro destra.
Del resto i primi ad allontanarsi, dai dem, sono stati proprio i loro cugini stretti di Sicilia Futura.

“Oggi i quattro franchi tiratori del PD all’Ars hanno inferto un colpo mortale alla credibilità del Partito, della politica e delle istituzioni parlamentari ” lo dice Baldo Gucciardi a proposito del voto all’Ars che ha eletto Micciché presidente.
“Oltre al disappunto per aver tradito un deliberato unanime del Gruppo parlamentare del PD anche l’indignazione per un gesto inaccettabile e ingiustificabile che mette in discussione la base stessa della convivenza all’interno del Partito. Senza un chiarimento profondo e reale difficilmente potrà essere sanata questa ferita che turba non soltanto la dirigenza del PD ma migliaia di militanti che increduli esigono le scuse di chi ha ritenuto di violare le regole più elementari del nostro Partito”.

Ieri ha preso parola il presidente dell'Isola, Musumeci, che si è complimentato con Miccichè per l'elezione e ha ribadito che seppur con ruoli diversi “lavoreremo per questa terra e sono contento che abbia voluto sottolineare il momento drammatico che la Sicilia sta attraversando, un momento che deve suggerire alla buona politica un impegno assoluto in questo senso, per questo lavoriamo all'etica della responsabilità per i siciliani".

L'Assemblea Siciliana tornerà a riunirsi lunedì, 18 dicembre, alle ore 16,30.