34.000 euro. E' la cifra che il Comune di Trapani si appresta a rimborsare all'ex Sindaco della città, Vito Damiano, per rimborsare le spese legali che lui ha affrontato nel processo in cui era accusato di peculato.
Era il famoso processo in cui il Sindaco era accusato di aver utilzzato l'auto blu del Comune per andare dal barbiere e allo stadio. Nel processo Damiano è stato assolti.
Adesso il segretario generale Raimondo Liotta, infatti, ha autorizzato il rimborso di poco più di 34 mila euro all’ex primo cittadino, per far fronte alle spese che Damiano è stato costretto a sostenere, difeso da due avvocati, il trapanese Gino Bosco e Massimiliano Pelliciotta del Foro di Milano.
Nel marzo scorso, finito il processo Damiano ha trasmesso le stesse fatture al Comune per ottenere il rimborso in quanto, secondo la legge regionale, lo stesso ex primo cittadino ha diritto ad ottenerlo. Ed allora, adesso, il segretario generale Raimondo Liotta ha autorizzato il rimborso all’ex sindaco per un totale di 34 mila 356 euro, di cui 17 mila e 340 euro in favore dell’avvocato Gino Bosco e la parte restante di 17 mila e 51 euro in favore dell’avvocato Massimo Pellicciotta.
La legge regionale stabilisce: «Ai dipendenti che, in conseguenza di fatti ed atti connessi all'espletamento del servizio e dei compiti d'ufficio, siano soggetti a procedimenti di responsabilità civile, penale o amministrativa, è assicurata la assistenza legale, in ogni stato e grado del giudizio, mediante
rimborso, secondo le tariffe ufficiali, di tutte le spese sostenute, sempre che gli interessati siano stati dichiarati esenti da responsabilità»