Il Licata di mister Giovanni Campanella compie l'impresa: al Vaccara di Mazara del Vallo finisce 0-2 per i gialloblu agrigentini, con il Licata che sorride anche nella conseguente "lotteria" dei tiri di rigore. Gli uomini di mister Totò Brucculeri, dal canto loro hanno molto da recriminare, a cominciare dall'aver dissipato l'enorme vantaggio accumulato nel match di andata al Liotta di Licata che era terminato per 0-2. I canarini, inoltre, hanno avuto svariate occasioni da rete per tutta la durata della partita, ma un Pietro Iacono (ex di turno) in formato "fenomeno" ha disinnescato le mine di Cortese, Rosella e Palazzo, prima di superare sé stesso ai rigori dove ha parato ben tre tiri su quattro, lasciandosi perforare soltanto dal suo omologo mazarese Dolenti. Per la cronaca, il Licata è passato in vantaggio al 26' con Cannavò, assolutamente il migliore acquisto dell'intero mercato di riparazione del girone A di Eccellenza Sicilia. Al 49' poi gli ospiti hanno trovato una fortuita e fortunosa seconda rete quando Di Mercurio, nel tentativo di allontanare un innocuo cross di Tumbarello, ha insaccato nella propria porta. La partita è rimasta bella ed aperta fino alla fine dei minuti regolamentari, poi l'epilogo ai rigori: Iacono para i tiri di Ciancimino, Cortese e Di Mercurio, per il Licata il gol che vale il pass per la finale di Troina è siglato dal migliore in campo Cannavò.
Nella semifinale orientale, invece, nessun ribaltamento rispetto quanto suggerito dal risultato dell'andata: il Città di Sant'Agata dopo il 2-1 interno si impone anche a Paternò (0-1 95' Matera) e sarà l'avversaria di capitan Vincenzo Riccobono e compagni.