Con il nuovo anno sarà possibile celebrare i matrimoni con rito civile anche fuori dalla Casa comunale. Lo stabilisce una delibera proposta dall’Assessore ai Servizi Demografici, Anna Maria Angileri, e adottata dalla Giunta Di Girolamo.
Nel provvedimento redatto dal dirigente vicario dei servizi anagrafici, Matilde Adamo, si consente “in via generale la celebrazione di Matrimoni di rito civile, anche al di fuori della Casa comunale, presso strutture ricettive, edifici, ville, di particolare valore storico, architettonico, ambientale o artistico. Queste location che verranno individuate e autorizzate con provvedimento di Giunta, dovranno avere determinati requisiti di legge e diventeranno, di fatto, degli Uffici di Stato Civile presso locali di proprietà privata che per l’occasione saranno nella disponibilità giuridica del Comune.
I locali privati autorizzati per la celebrazione dei matrimoni con rito civile, dovranno essere accessibili al pubblico; possedere i requisiti di idoneità ed essere adeguatamente arredati e attrezzati.
I proprietari di strutture che intendono utilizzarle per la celebrazione dei matrimoni civili nel 2018 possono presentare manifestazione d’interesse, entro il 16 febbraio prossimo, o direttamente al protocollo generale del Comune, o tramite raccomandata o, ancora, tramite Pec all’indirizzo: protocollo@pec.comune.marsala.tp.it
Parte anche a Marsala "Resto al Sud"
L'Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Marsala, diretto da Anna Maria Angileri, comunica che prende il via da “Resto al Sud”. L’incentivo sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani under 36, residenti nel Mezzogiorno d'Italia (8 le Regioni interessate, fra cui la Sicilia). “Resto al Sud” è promosso dal Ministero per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, ed è gestito da Invitalia. Ha una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro.
A partire dalle ore 12 di oggi gli aspiranti imprenditori potranno presentare domanda sul sito di Invitalia per chiedere le agevolazioni. Invitalia chiarisce: “Non sono previste né scadenze né graduatorie e tutte le proposte saranno esaminate seguendo rigorosamente l’ordine cronologico: finanzieremo solo quelle in regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di impresa valido e sostenibile. Il tutto in maniera trasparente e con procedure completamente digitalizzate”.
“Resto al Sud” si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive e che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni. Possono presentare la domanda singoli giovani o gruppi di giovani che, successivamente alla data del 21 giugno 2017, si sono costituiti o si costituiranno rispettivamente in ditte individuali o società, anche cooperative. È possibile avviare attività imprenditoriali in tutti i settori, ad eccezione delle libere professioni e del commercio. Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di più richiedenti (già costituiti in società o prossimi alla costituzione). I finanziamenti potranno servire per interventi su beni immobili, per l’acquisto di macchinari e attrezzature oppure di programmi e servizi informatici, per coprire le spese di avvio delle attività, ma non la progettazione, le consulenze o il costo del personale. Consulenza e assistenza saranno offerte gratuitamente da enti accreditati presso Invitalia.