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15/02/2018 09:48:00

L'invasione dei pomodorini Pachino dal Camerun? E' una fake news lanciata da Corrao

Il pomodoro ciliegino di Pachino Igp che invece arriva dal Camerun? E' tutta una bufala. Una notizia falsa. E a diffonderla è stato l'europarlamentare del M5S Ignazio Corrao che sul blog dei 5 Stelle ha denunciato una fantomatica "invasione" dei pomodorini africani nel paese della provincia di Siracusa che dà il nome al pomodorino famoso in tutto il mondo.

"Settimana scorsa mi trovano in Sicilia e a Pachino, nella terra che ha dato il nome al famoso pomodoro datterino - scrive Corrao - ho scoperto che ci sono supermercati che vendono i pomodori provenienti dal Camerun, eppure i produttori locali non riescono a stare sul mercato e a vendere i loro prodotti".

Ma non è per niente così, e lo dimostrano i dati dell'Agenzia delle dogane (pubblicati qui da Repubblica). I pomodori importati dal Camerun, infatti, sono pari a zero. 

Banane, caffè, questo l'Italia importa dal Camerun, ma niente ciliegino.  "Basta con le false notizie sulla pelle degli agricoltori. L'Ispettorato repressione frodi del ministero ha rilevato che non ci sono state importazioni di pomodoro dal Camerun - ha detto il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina - come certifica anche l'Agenzia delle dogane".

Quanto ai supermercati di Pachino a cui fa riferimento l'europarlamentare pentastellato, il ministro chiarisce a Repubblica che "sono in corso verifiche sui punti vendita della zona per accertare eventuali violazioni sugli obblighi di indicazione dell'origine dell'ortofrutta".

Probabilmente a Pachino c'è stato un errore di etichettatura. Il sindaco della città Roberto Bruno stigmatizza la strumentalizzazione politica di una evidente fake news: "È vergognoso l'atteggiamento fare propaganda sulla pelle dei nostri agricoltori".

Sul caso è intervenuta anche l'europarlamentare del Pd, Michela Giuffrida: "Gli agricoltori di Pachino hanno bisogno di sostegno, non di false notizie come quella dell'invasione di pomodori dal Camerun, alimentata da alcune forze politiche". "I problemi sono altri - attacca Giuffrida -, a partire dalla necessità di dare più valore a chi produce e che oggi si trova in difficoltà".