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28/02/2018 14:15:00

Castelvetrano. Ottiene la casa popolare dopo 15 anni, ma trova un’amara sorpresa

Dopo 15 anni di attesa le danno la casa popolare, ma al suo posto ci va ad abitare ...un’altra famiglia.

A pochi giorni dalla consegna delle chiavi dell’alloggio popolare di via Dalla Chiesa, l’amara sorpresa: la casa, ancora senza luce e senz’acqua, era stata occupata abusivamente da una coppia con 4 bambini.  

La signora M.C. invece di bambini ne ha tre e nonostante sia la legittima assegnataria, è rimasta fuori. E tra pochi giorni dovrà pure lasciare al proprietario la casa dove fino ad oggi ha abitato in affitto.

Chiaramente ha subito denunciato l’accaduto alla polizia municipale che, il 30 gennaio scorso, ha accertato l’occupazione abusiva. Il giorno dopo la commissione straordinaria del Comune ha emesso l’ordinanza di sgombero immediato nei confronti della signora G.T., che nel frattempo aveva trasferito la propria mobilia nella “sua” nuova casa.

 

Dopo aver aspettato 15 anni in graduatoria e aver ricevuto le chiavi della casa – racconta la signora M.C. - non posso rimanere fuori perché qualcuno ha forzato la porta e si è infilato dentro con la sua famiglia. Mi è stato perfino rimproverato di non aver custodito abbastanza l’appartamento. Cosa avrei dovuto fare? Qualcuno dice che avrei dovuto trasferirmi lì con una tenda, anche senza luce e acqua, per evitare che venisse occupato abusivamente. Ma io lavoro fuori città. Inoltre, la cosa incredibile è che dopo l’occupazione abusiva l’appartamento è stato dotato sia di luce elettrica che di acqua.”

 

Certo, la vicenda è comunque delicata, visto che la famiglia degli abusivi attenderebbe da 7 anni ed è difficile buttare 4 bambini in mezzo ad una strada. Che fare? Ne abbiamo parlato col commissario Caccamo.

 

Come garantire un sacrosanto diritto ad una famiglia che, nel pieno rispetto delle regole, ha aspettato 15 anni per l’assegnazione della casa popolare e adesso le viene soffiata con un plateale abuso?

La signora ha tutto il diritto di venire in possesso dell’appartamento. Questa commissione ha già provveduto ad emanare un’ordinanza di sgombero immediato. Dal momento che però nella famiglia della signora G.T. (che ha occupato abusivamente l’immobile) è stata rilevata la presenza di minori, abbiamo cercato per loro una sistemazione temporanea in uno degli appartamenti di Triscina che il comune ha nella propria disponibilità e che da tempo usa come alloggi popolari di transizione. In questo ambito però siamo alle prese con altre 4 ordinanze di sgombero, sempre a causa di occupazioni senza titolo. Una volta liberato un appartamento, la famiglia della signora G.T. potrà trasferirsi temporaneamente a Triscina e la legittima assegnataria abitare nella casa che l’Istituto Autonomo Case Popolari le ha assegnato.

 

E se dovessero trovarsi dei bambini anche tra le famiglie oggetto di sgombero a Triscina?

No, chi ha fatto gli accertamenti mi dice che tra le famiglie degli occupanti gli immobili di Triscina non ci sono minori.

 

E’ vero che anche in questi casi, contro l’ordinanza di sgombero immediato si può fare ricorso al Tar?

Sì, lo prevede la legge e lo si può fare entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento. Al momento però questo comune non ha ricevuto nulla, ma non si può escludere che il ricorso sia stato recapitato all’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani. Gli uffici del comune stanno cercando di verificarlo. In assenza di ricorso l’ordinanza di sgombero è esecutiva. Chiaramente cercheremo di risolvere la vicenda il prima possibile, invitando la famiglia che ha occupato abusivamente l’immobile a trasferirsi temporaneamente a Triscina. In caso di rifiuto, si procederà immediatamente allo sgombero coatto.

 

Intanto, proprio questa mattina la signora M.C., esasperata, è andata in comune per ottenere delle risposte. La data in cui dovrà riconsegnare al proprietario l’appartamento in cui abita si avvicina e gli uffici comunali, al momento in cui scriviamo, non hanno ancora certezze sull’eventuale ricorso al Tar.

Aggiornamento delle 18 e 30: Nel primo pomeriggio, la signora M.C. è stata ricevuta dal commissario Caccamo: "Non ci sono ricorsi al Tar. Mi è stato garantito che prima della fine di marzo, verrò in possesso dell'alloggio di via Dalla Chiesa assegnatomi dall'Iacp. Nello stesso tempo ho ottenuto dall'attuale padrone di casa una proroga di un paio di settimane, prima di lasciargli l'appartamento".