Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/04/2018 06:00:00

Trapani, la tassa sui rifiuti sarà una batosta. Aumenti fino al 60%

E’ una vera e propria mazzata per i cittadini trapanesi la tassa sui rifiuti. Un aumento complessivo di 4 milioni di euro che si abbatte sulle tasche dei cittadini.
Le nuove tariffe della Tari approvate dal commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo portano aumenti mai visti.


Che arrivasse un incremento sulla tassa dei rifiuti era nell’aria. Un po’ perchè non essendoci un consiglio comunale in carica non c’è la possibilità di manovra politica sulle tasse. Negli anni scorsi infatti i piani economici preparati dall’amministrazione comunale guidata da Vito Damiano non erano stati approvati, con aliquote rimaste invariate per anni. Quest’anno essendoci solo il commissario che fa le funzioni di consiglio, giunta e sindaco, la storia è cambiata. Gli uffici hanno preparato un piano economico per far quadrare i conti, su cui non si può intervenire per giostrare le risorse, che è stato approvato da Messineo.
In cifre questo piano prevede una spesa di circa 16 milioni e 600 mila euro, che sarà spalmata tra i cittadini secondo aliquote definite. Il piano è di 4 milioni di euro superiore a quello approvato dal consiglio comunale lo scorso anno. Il consiglio aveva tra l’altro bocciato un piano da 14,5 milioni di euro proposto dalla giunta Damiano, comunque inferiore al piano approvato dal commissario. L'aumento è dovuto anche a causa dei tanti evasori che non pagano la tassa sui rifiuti, e incide per 2 milioni di euro.  In più c'è un maggior costo nel trattamento e smaltimento dei rifiuti rispetto agli anni precedenti, a causa dell'inasprirsi della crisi sui  rifiuti in tutta la Sicilia.


Che aumenti ci saranno allora per i cittadini? Si parla di un rincaro minimo del 36,8% per chi vive da solo. E un massimo del 59,6% in più per i nuclei familiari numerosi, composti da 6 o più persone.
Se si vuole fare una simulazione, chi abita da solo in un appartamento di 100 metri quadrati passerà dal pagare circa 215 euro a pagarne 295 circa, 80 euro in più. Più persone abitano in una casa più si pagherà. Nella stessa abitazione di 100 metri quadrati, se vi abitano due persone pagheranno quest’anno 450 euro, contro i 308 dello scorso anno. 179 euro in più invece pagheranno i nuclei familiari composti da tre persone, 230 euro in più pagheranno quelli composti da quattro persone, con una tariffa che si aggira sui 660 euro. Altra simulazione con le famiglie da 5 persone, che pagheranno 769 euro, 277 in più rispetto allo scorso anno. I nuclei familiari più numerosi si vedranno arrivare un vero e proprio salasso. Si passa dai 530 dello scorso anno agli 846 euro per la Tari, un aumento di quasi il 60% che vale 316 euro.

Una batosta, dicevamo, per i trapanesi che arriva in un momento particolare sulla raccolta rifiuti. A Trapani infatti è partita la raccolta differenziata, con molte difficoltà. Una terapia d’urto quella messa in campo dall’amministrazione per far fronte alla richiesta di arrivare, entro il 31 maggio, alla percentuale del 35% di differenziata. Questi aumenti poi sono in controtendenza rispetto a quanto succede nelle altre città della provincia, dove le tariffe della Tari sono diminuite. Ma sono contesti diversi, dove ci sono organi politici eletti e dove è da anni a regime la raccolta differenziata.