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13/04/2018 06:00:00

Aumentano gli incassi delle multe a Trapani e Marsala, non gli interventi sulla viabilità

Nel 2017 sono aumentati gli incassi per sanzioni, ammende e soprattutto multe stradali, sia per il Comune di Trapani che per quello di Marsala. Lo scorso anno secondo l’elaborazione del Sole 24 Ore sui dati forniti della Ragioneria di Stato, il capoluogo trapanese ha visto entrare nelle casse comunali, 1 milione e 650 mila euro, con un aumento rispetto al 2016 del 81,2%. La somma pro capite che ogni cittadino trapanese ha pagato è pari a 23,40 euro.

Al Comune di Marsala, invece - secondo quanto ci ha riferito il comandante della Polizia Municipale Michela Cupini - nel 2017 sono stati elevati un totale di circa 20 mila verbali di cui 18.000 riguardanti il codice della strada, mentre gli altri 2 mila riguardano irregolarità sull’utilizzo del suolo pubblico e più in generale il settore del commercio. Il comune lilibetano nel 2017 ha incassato 1 milione di euro dalle multe stradali, dato in aumento rispetto all’anno precedente.

La maggior parte delle sanzioni del Cds sono per eccesso di velocità - le parole della Cupini -, mentre gli altri verbali sono quelli strettamente collegati alla crisi e ai disagi economici attuali, per cui rileviamo tanti verbali per mancanza della copertura assicurativa del veicolo o per revisione scaduta”.

Più incassi ma meno interventi sulla viabilità - Sugli introiti delle multe ci sono da fare, però, alcune considerazioni. Da un lato, oggi rappresentano una delle poche entrate sicure per le amministrazioni, specie dopo i tagli delle risorse destinate agli Enti Locali da parte di Stato e Regioni. Dall’altro, nonostante l’aumento degli incassi dovuti ad un’accelerazione delle riscossioni effettive, grazie ad un maggiore utilizzo degli autovelox e anche alla rottamazione delle cartelle, bisogna dire che per le nostre due città è ancora poco rispetto alla totalità dei verbali e delle contravvenzioni elevate, soprattutto rispetto a quello che riescono ad incassare le città del centro e del nord Italia. Altra cosa da dire, riguardo alla crescita delle entrate derivanti dalle multe, è che dovrebbero crescere con esse anche gli investimenti e le spese destinate alla manutenzione e al miglioramento della rete stradale, al potenziamento della segnaletica e a tutte quelle azioni per rendere più sicura ed efficiente la mobilità. Di queste, le nostre amministrazioni pubbliche ne hanno portate avanti davvero poche, visto lo stato in cui versano le nostre strade, e questo perché spesso per mancanza di fondi si ritrovano a dover destinare ad altri settori i fondi incassati dalle multe.


I dati nazionali -
 I comuni italiani nel 2017 hanno incassato 1,67 miliardi di euro da sanzioni e ammende. Nel 2017 il ministero dell’Economia ha registrato un aumento degli incassi del 18% rispetto al 2016 che a sua volta aveva registrato un aumento del 4% rispetto al 2015. Il 90% delle sanzioni sono multe stradali. Ma attenzione, la loro geografia è parecchio diversificata. L’80,3% degli incassi arriva nei Comuni delle Regioni centro-settentrionali, dove i pagamenti medi (33,7 euro ad abitante, mini-Comuni compresi) sono più che doppi rispetto al Mezzogiorno (15,9 euro). Al primo posto tra le città italiane si trova Firenze con 47 milioni e 280 mila euro di incassi, con 129,30 euro ad abitante. Al secondo posto Bologna con 47 milioni e 920 mila euro ma con 127,90 euro ad abitante. Al terzo posto Milano, stesse entrate del 2016 con 123,80 euro pro capite. La Capitale, Roma, è quindicesima (65,6 euro ad abitante, +23,5% sul 2016), Napoli trentottesima (40,9 euro, +55,9% sul 2016).

Le province siciliane - E vediamo le altre città siciliane capoluogo di provincia in questa speciale classifica degli incassi delle multe. Trapani è al 70° posto, mentre Catania è al 46° con 10 milioni e 270 mila euro di incassi (34,60 ad abitante) e un aumento rispetto al 2016 del 37.7%. Segue Siracusa al 51° con 3 milioni 3 870 mila euro (32,20 euro pro capite) e una crescita dell’84,5% sul 2016. Palermo si piazza al 59° posto con 19 milioni e 600 mila euro (28,90 euro ad abitante) e un aumento del 17% rispetto al 2016. Ragusa  è al 76° posto con 1 milione e 500 mila euro di incassi (20,60 pro capite) e addirittura un aumento rispetto all’anno precedente del 113%. Enna all’82° posto con 500 mila euro (17,80 euro ad abitante) e un aumento del 170% sul 2016. Messina 84° posto con 4 milioni e 210 mila euro (17,30 pro capite) e un amento del 32,2% rispetto all’anno precedente. Agrigento 94° con 710 mila euro (12,10 euro ad abitante) e solo l’8,2% di aumento sul 2016. Ed infine Caltanissetta al 101° posto con 490 mila euro (8,20 euro ad abitante) e 15,3% in più di incassi rispetto al 2016.