10,10 - Riprende alle ore 10 la lunga maratona dell’Assemblea regionale siciliana per approvare, entro questa sera, la legge finanziaria. ieri l’aula ha lavorato tutto il giorno fino alle dieci di sera e ha approvato il ‘cuore’ della manovra finanziaria. A partire dal fondo per la disabilità, che ammonta a 270 milioni di euro. Approvata anche la norma sulla ‘stabilizzazione dei precari delle autonomie locali’. L’articolo 30 approvato dà il via libera all'accelerazione dei circa 13 mila precari dei Comuni e di 380 regionali. Salvato anche 80 precari delle ex Asi, che transiteranno alll’Irsap. L’aula si è fermata, in serata, sulla norma che prevede l’assunzione degli ex Pip, un bacino palermitano di circa 2.800 persone, tutti precari, nella Resais a partire dal 2019. C’è chi pensa oggi a un maxi emendamento che possa accorpare le norme rimaste da approvare, che sono una cinquantina. In questo modo si potrebbero accelerare i tempi per approvare la manovra entro stasera.
07,00 - Oggi continua la seduta dell'Ars per l'approvazione della Finanziaria. Ieri altra seduta fiume, che è stato sospesa per le contrapposizioni sui Pip. Ma sono state approvate norme importanti sui disabili, e per Musumeci si tratta "della migliore risposta alle ignobili speculazioni di questi giorni". Altre norme riguardano i precari, il sistema di incassi dei poli culturali regionali, la manutenzione e la pulizia di fiumi e torrenti, con l'utilizzo dei forestali.
Domenica di lavoro per l’Ars. L'aula ha ripreso l’esame della manovra finanziaria, approvando l'articolo 11, che prevede anche contributi ai proprietari dei palazzi di pregio.
E tra le norme, proposta dal governo Musumeci, e approvate quella relativa ad una parte degli introiti dei musei regionali che saranno versati direttamente all’assessorato ai Beni culturali per investimenti. Nel 2018 la quota sarà del 50%, nel 2019 del 70%. Recepite anche le norme statali sull'erogazione dei contributi per gli edifici di interesse storico accessibili al pubblico.
E poi ancora snellimento delle procedure e accelerazione della ripartizione delle risorse ai Comuni siciliani. Lo prevede un norma della Finanziaria proposta dal governo Musumeci e illustrata in aula dall’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso.
Rispetto ai precedenti nove criteri, alcuni anche molto complessi, da quest’anno il calcolo verrà basato su due dati facilmente reperibili: popolazioni e spesa storica riferita al 2016. «In questo modo - spiegano il presidente Musumeci e l'assessore Grasso - l’erogazione delle somme sarà molto più celere, evitando agli enti locali il ricorso alle anticipazioni di cassa e consentendo loro di avere certezza sulle risorse che verranno trasferite dalla Regione».
Con diverse norme contenute nella manovra finanziaria in discussione all’Assemblea regionale, la Regione siciliana assume personale per sopperire a carenze di organico come nel caso dell’Arpa, ne manda altri in pensione riaprendo i termini per la presentazione delle domande (termine scaduto a fine 2016) di quiescenza (nuovo termine 31 dicembre 2018) ed equipara il trattamento economico di 400 funzionari in servizio nei Beni culturali, assunti come tecnici diciotto anni fa, a quelli dei dirigenti. Norme, queste volute dal governo, contestate dalle opposizioni, il Pd in testa. Nel testo della legge di stabilità ci sono poi altre norme, ancora da trattare, che riguardano il personale: come i cosiddetti Pip, 2.800 precari che al momento percepiscono un sussidio e che in base a una norma specifica potrebbero essere assorbiti alla Resais, società pubblica controllata dalla Regione.