Giuseppe Spina, candidato sindaco a Santa Ninfa, chi glielo ha fatto fare a candidarsi nuovamente dopo il tentativo della passata tornata elettorale?
Sono stato già candidato sindaco cinque anni fa, ho svolto il ruolo di capogruppo dell'opposizione e l'ho fatto sempre per amore del mio territorio.
Lei cinque anni fa non è stato eletto sindaco per una manciata di voti...
Esatto, ma il risultato è stato esaltante.
Spina, con quale lista si presenta?
La lista si chiama “L'alternativa c'è”, è una lista civica composta da sei donne e sei uomini. Tutte persone impegnate nelle loro professioni e hanno deciso di dedicarsi alla propria città.
“L'alternativa c'è”, a chi? All'attuale sindaco Lombardino?
Si, all'attuale sindaco e anche al sistema di potere che attualmente c'è, e che non va. Un sistema di clientelismo, di politica che ha come obiettivo solo l'elezione successiva e il proprio interesse.
Cosa non è andato bene in questi cinque anni di amministrazione Lombardino?
Tantissimi aspetti, non c'è stata programmazione. Ad esempio la gestione dei rifiuti, una volta eletto Lombardino, Santa Ninfa si è trovata con l'apertura di una discarica abusiva autorizzata al centro del paese per accontentare alcuni sostenitori. C'è stato un danno ambientale con il percolato e con tutti i cani, gatti, ratti e volpi che vi si aggiravano. Mi sono accorto che altre città della provincia che hanno utilizzato lo stesso sistema sono state fortemente bacchettate dall'opinione pubblica, a Santa Ninfa non è accaduto nulla. Lo dico perchè oggi Lombardino con la sua amministrazione la presenta come fiore all'occhiello.
Però poi prevale l'umore del cittadino...
Deve prevalere, ci accorgiamo che città come Salemi o Partanna in cinque anni hanno abbattuto il costo del servizio e della Tari.
A che percentuale di differenziata è oggi Santa Ninfa?
Ad una buona percentuale, dopo che la Regione ha obbligato i Comuni ad uniformarsi. Dopo l'elezione dell'attuale sindaco Lombardino la percentuale dal 50% è passata al 5%. Un brutto colpo che la città non meritava.
Lei ha presentato il suo programma, da dove partirà?
Parto dal punto della differenziata, credo che si debba fare qualcosa in più e mettere in atto un sistema di gestione dei rifiuti che sia comunale, oltre che a sottrarre i rifiuti dalla strada, creando posti di lavoro e riqualificando aree del paese. Parto dalla tutela del verde pubblico di tutto il territorio comunale, grazie alla compartecipazione dei privati e dei dipendenti oltre che dei Servizi Sociali utilizzati in maniera pluriennnale e non, per come avvenuto finora, con un impegno in prossimità di campagne elettorali per accapparrarsi il voto. Il mio programma si basa anche sulla creazione di una rete di imprese che ci sono sul territorio di Santa Ninfa, grazie ad una serie di collegamenti tra gli assessorati della Regione, i privati, il Comune, le università. Nel nostro comune c'è gente che ha dato sempre il meglio di se, nonostante questa amministrazione.
La campagna elettorale è contraddistinta dallo sviluppo del turismo. E' un contenitore che va riempito, ha pensato a questo aspetto?
Siamo partiti anche noi da lì, è un programma che deve tenere conto delle specificità enogastronomiche. La sagra della salsiccia è un'icona per il nostro paese, ma così anche l'enologia. Bisogna collegare insieme le due cose, si potrebbero portate a Santa Ninfa dei corsi di formazione per creare delle figure professionali che nel nostro territorio latitano e che ci aiuterebbero a sviluppare questi piani. Cito la tappa del Giro d'Italia che grazie all'impegno di Pirrello, un imprenditore piemontese con origini di Santa Ninfa, ha portato la tappa nel nostro paese. Ecco, da lì sarei partito per dare un miglioramento alla ricettività, anche con un percorso internazionale. Tutto questo non è avvenuto, invece ci si è limitati all'organizzazione di una sagra che non era adatta per quel pubblico sportivo.
Non c'è la proiezione in Lombardino?
Esattamente, fa qualcosa di ordinaria amministrazione. Gode però del sostegno di alcuni giornali online che continuano a divulgare notizie che non rappresentano la realtà.
Ha già designato gli assessori?
Si, ne ho indicato due al momento. Si tratta di Nicola Catalano con una predilezione per lo sport, tra i suoi obiettivi c'è quello di riqualificare gli impianti sportivi dotando il nostro campo di calcio con erba sintetica, c'è poi Enza Maria Bianco, docente di arte e anche lei vorrà realizzare dei laboratori artistici.
Cosa le chiedono i suoi cittadini quando la incontrano?
Mi chiedono di essere più attenti alla collettività, mi chiedono le strategie di sviluppo, una programmazione accurata.
Lei è un veterinario, il randagismo è una piaga dilagante e vergognosa. Quali le strategie che metterà in campo?
Le strategie sono definite da una legge regionale del 2000, bisogna censire i randagi. Bisognerà entrare nelle scuole e sensibilizzare i giovani, far capire che un cane non è un giocattolo. E' necessario far capire che microchippare un cane è un obbligo di legge, e poi incentivare le sterilizzazione.