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22/05/2018 06:00:00

Parla il numero uno del Kite in Italia. Babini: "Ecco cosa è successo a Marsala"

 La tappa del campionato italiano di Kitesurf a Marsala ha suscitato molte polemiche. Diversi titolari di scuole di kite dello Stagnone hanno protestato con l'amministrazione dicendo che sono stati fatti fuori, favorendo soltanto una scuola, che quella che doveva essere una festa del kite, di tutti, invece è diventata una occasione di pubblicità solo per una scuola, la Prokite di Alberto Rondina. Mirko Babini, presidente della Classe Kiteboarding in Italia, lei che posizione ha in tutta questa vicenda?

 

Vorrei fare un paio di precisazioni. Prima di tutto che è vero quello che ha sempre sostenuto l'assessore Andrea Baiata. E' stato fatto tutto in maniera trasparente, seguendo un iter che non è quello che organizzato dall'amministrazione comunale. Non parte assolutamente dall'amministrazione, non succede così, che un Comune organizza e affida una manifestazione di questo tipo.

 

Quindi è stata affidata volontariamente a Rondina la tappa a Marsala del campionato di Kite?

 

E' stato l'unico che l'ha richiesta sul territorio. Allo Stagnone di Marsala sono molti che lavorano per dare maggior volano e visibilità al kite. Ma nessuno di loro ha chiesto di organizzare quella manifestazione. La Classe Kiteboarding nazionale raccoglie delle domande da parte di circoli velici o attraverso persone che intendono organizzare eventi di alto livello.

 

Quindi è stato Rondina a fare tutto?

 

Certo.

 

E perchè l'assessore ha detto che sarebbe stata una festa di tutti?

 

Perchè era una festa di tutti. Dovevano essere tutti contenti che grazie ad una persona che ha bussato a livello nazionale, ha organizzato, proposto, in pieno rispetto delle regole federali, ci fosse una manifestazione così importante. Rondina è tesserato alla Fiv, quelle persone che protestano non lo sono. Facciamo chiarezza.

 

Quindi solo lui aveva i titoli per organizzare la manifestazione.

 

Rondina ha avuto una brillante idea che noi abbiamo supportato dall'inizio, parliamo di dicembre. A gennaio c'è stata una riunione a Milano e c'era Rondina, non altri. Noi non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. L'amministrazione e Ignazio Pipitone, il referente della Fiv a Marsala, quando hanno visto in calendario una tappa di Marsala del campionato ci hanno chiesto di modificare la data di una settimana per poterla inserire nelle manifestazioni garibaldine. E abbiamo sposato questa iniziativa.

 

A chi spetta il compito di mettere ordine? Ci sono molti istruttori a Marsala, ma non si capisce se sono autorizzati o meno.

 

Il nostro sport ha 20 anni di storia. Nei primi anni 2000 è esploso, c'erano associazioni che cercavano di creare un regolamento univoco. Nel 2008 quando il Kiteboarding è stato riconosciuto come disciplina velica le federazioni hanno creato una direzione sullo sport stesso. Nel 2012 la Fiv ha preso in mano il Kiteboarding e l'ha regolamentato. La legge adesso prevede che istruttore di Kite è riconosciuto tale se inserito negli albi della Federazione italiana vela. Allo Stagnone mi auguro che si possano unificare, perchè molti sono nati come associazioni commerciali. E questo ha creato molta confusione.