Trovate a Marsala delle tombe puniche durante i lavori per la rete fognaria in Via Colocasio. Speriamo adesso che non si blocchino i lavori.
Marsala da più di qualche mese è interessata da lavori di rifacimento della rete fognaria e della rete idrica.
Lavori che adesso interessano la centrale via Colocasio, che suddivisa in tre porzioni ha visto lo svolgersi contemporaneamente di rilievi fatti dalla dottoressa Rossella Giglio, della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani.
Quando si scava in questa nostra amata città qualcosa si trova, siamo ricchi di storia e di reperti archeologici.
Partiamo dalle parole che la stessa Giglio ci ha detto una volta raggiunta al telefono: “Tranquilliziamo la cittadinanza, la strada tornerà alla sua viabilità e non ci saranno blocchi ai lavori”.
Venticinque le tombe di età punica che sono state rinvenute insieme agli arredi funerari dell'epoca, si continua a scavare e a fare delle ricerche, nonante, sottolinea l'archeologa Giglio, il sottosuolo è stato già manomesso perchè attraversato da tubi, da condutture del gas e del telefono.
Trovati anche resti di uno scheletro della stessa epoca.
Si tratta di una necropoli punica.
Lavorano in sinergia Soprintendenza e Comune, l'ingegnere responsabile è Mario Stassi, mentre il Responsabile unico del procedimento è l'architetto Giacomo Tumbarello.
Il primo tratto della via Colocasio , nella parte bassa che si interseca con via del Fante, ha già visto la sua parziale apertura e fruibilità al traffico, i lavori adesso interessano il secondo tratto e poi si passerrà al terzo tratto della strada.
I reperti archeologici al momento sono stati trasportati al Complesso Monumentale San Pietro, saranno oggetto di studio grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Anatomia e di Antropologia dell'Università degli Studi di Palermo.
La città punica risale al 397 a.c., grandi sono le potenzialità archeologiche di Marsala, le prime scoperte risalgono ai primi dell'800 quando si mise mani al sistema viario, scoperte che ancora oggi vengono portate alla luce grazie al lavoro scrupoloso e attendo degli studiosi e degli archeologi.