In Sicilia il centrodestra avanza ma non sfonda e il centrosinistra prova a mantenere almeno lo zoccolo duro dell’elettorato pur perdendo piazze importanti come Catania dove l’uscente Enzo Bianco è stato sconfitto al primo turno dal candidato del centrodestra Salvo Pogliese.
Ma soprattutto il Movimento Cinque Stelle esce ridimensionato rispetto alle precedenti tornate elettorali e in particolare rispetto alle politiche. Può essere questa la sintesi di questa tornata elettorale che per numeri di comuni al voto (138) e di elettori ha un vero e proprio valore di test.
Un primo dato, comunque, è quello che riguarda il numero di cittadini che si sono recati alle urne: 927.538 persone pari al 56,44% degli aventi diritto che sono 1.643.135 con un incremento di quasi dieci punti rispetto alle comunali di cinque anni fa quando aveva votato il 47,64%.
Per il resto il risultato di Catania dimostra che in Sicilia, in questa fase, il centrodestra unito vince: all’ombra dell’Etna ha retto il cosiddetto “patto dell’arancino” siglato nel novembre scorso tra tutto il centrodestra e che ha portato alle scorse regionali all’elezioni di Nello Musumeci a presidente della Regione.
L’alleanza compatta dello schieramento sceso in campo per sostenere Salvo Pogliese è risultata nuovamente vincente come ha riconosciuto il sindaco uscente, Enzo Bianco del Pd (ma il simbolo del partito non era presente in questa tornata elettorale), che fa gli «auguri di buon lavoro» al neo eletto, e lo stesso eurodeputato il quale ha sottolineato che «il centrodestra unito vince» e ha ringraziato «Matteo Salvini per l’appoggio elettorale». Situazione diametralmente opposta, per esempio, a Messina dove si profila un ballottaggio tra i candidati Placido Bramanti (centrodestra) che, dopo lo spoglio di 67 su 254 sezioni, ha il 29,43% di preferenze e il deputato regionale Cateno De Luca, anche lui di area centrodestra, col 19,54%. Qui il centrosinistra diviso ottiene un risultato marginale: il sindaco uscente Renato Accorinti ottiene il 14,03% e il candidato ufficiale del centrosinistra Antonio Saitta il 18,65%. Gaetano Sciacca del M5S è al 13 per cento. A Trapani vero e proprio plebiscito per Giacomo Tranchida (area centrosinistra): secondo i dati forniti dal suo comitato, con 56 sezioni su 70, è il nuovo sindaco con il 60,73% dei voti pari a oltre 17.000 preferenze. Segue Vito Galluffo al 13,35% mentre il candidato dei Cinque Stelle Mazzonello si ferma all' 11,82%. Tranchida è stato per dieci anni sindaco a Valderice, poi dieci anni ad Erice, ed è stato anche consigliere provinciale: era sostenuto da sette liste, tra cui quella del Pd, nascosta sotto il nome “Demos”. A Siracusa si profila il ballottaggio tra il candidato sindaco del centrodestra Ezechia Reale e l’ex vicesindaco Francesco Italia 11/6/2018 In Sicilia il centrodestra avanza, il centrosinistra perde Catania. Ridimensionato M5S - Il Sole 24 ORE http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-06-11/in-sicilia-centrodestra-avanza-centrosinistra-perde-catania-ridimensionato-m5s--080548.shtml?… 2/2 (centrosinistra). Resta fuori Silvia Russoniello del M5s. Risultato un tantino deludente per i Cinque Stelle a Ragusa dove hanno amministrato con Federico Piccitto che però non era candidato: qui si profila il ballottaggio candidato sindaco del M5s Antonio Tringali uno dei candidati di area centrodestra Giuseppe Cassì (appoggiato anche da Fratelli d’Italia). A Pantelleria dopo lo scrutinio di 5 sezioni su 7 per le comunali appare certa l’elezione del candidato sindaco del M5s Vincenzo Campo col 33,88%. Il candidato di Forza Italia, Santoro Genova, si è fermato al 30%. Altra curiosità: a Priolo, in provincia di Siracusa, che alle politiche votò in massa per il Movimento Cinque Stelle che qui prese oltre il 71% si è affermato un democristiano di lungo corso come Pippo Gianni che ha già ricoperto la carica di primo cittadino dal 1984 al 1991.