Non un invito esplicito ad andare al mare di craxiana memoria, ma qualcuno, in ultima ratio, aveva tentato la carta dell'astensionismo.
Non ha funzionato. Anzi i votanti sono aumentati rispetto a quelli del 2014.
Giuseppe Riserbato e' sindaco di Vita grazie alla determinazione dei suoi concittadini facendo superare di oltre 250 voti il quorum necessario per la validità delle elezioni. E i voti di preferenza ottenuti (1199) sono inferiori di una decina di voti a quelli complessivi ottenuti dai tre concorrenti di cinque anni addietro. Il 95,08% dei voti espressi.
Una grande lezione di maturità da parte dei Vitesi, che, nei momenti più difficili, hanno sempre dimostrato di avere nerbo e carattere.
Come in questa singolare vicenda, smentendo clamorosamente quanti avevano tentato di seminare sfiducia e disaffezione nelle Istituzioni.
La narrazione di un elettorato apatico, indifferente, ribelle o favorevole ad un commissario si e' rivelata falsata e fuorviante.
Nei nostri servizi, parlando direttamente con i cittadini, avevamo rilevato semmai molta costernazione e una grande voglia di reagire democraticamente attraverso il voto.
Cosa che puntualmente e' accaduta.
Altro che invito a disertare le urne, più o meno velatamente avanzato.
"L'incapacità' di uno schieramento a presentare una lista alternativa non deve pesare sulle nostre spalle", ci ripetevano quanti intervistavamo.
La democrazia non e' una fisarmonica che apri e chiudi a piacimento. Se non ci sei, il torto e' tuo. Le lacrime di coccodrillo servono a ben poco.
Se le elezioni si disertano per inettitudine o per una sterile strategia, le conseguenze non debbono e non possono ricadere negativamente su una intera comunità.
Del resto, il controllo e l'opposizione si possono esercitare in tanti modi, e non necessariamente ed esclusivamente in Consiglio Comunale.
Imputando la legge elettorale di mancanza di democracita' si scambiano gli effetti per la cause. L'anomalia non risiede nella legge ma in chi ha causata tale situazione paradossale.
La maggioranza assoluta di cui godrà il 62enne Giuseppe Riserbato, non e' conseguenza dell'assenza di una seconda lista. L'avrebbe avuta comunque. Funziona così il maggioritario. In questo caso, semmai, i consiglieri di maggioranza invece che di sette saranno di dieci.
I nuovi consiglieri sono: Aguanno Santo, Aguanno Vita, D’Angelo Sebastiano, Ditta Maria Eleonora, Pamplona Francesca, Marsala Ginetta, Simone Sebastiano, Diego Genua, Pumo Maria Luisa, Gucciardi Gaspare.
Alcune curiosita'. L'Aguanno e' stata assessore della Giunta Galifi, per D’Angelo Sebastiano si tratta di una riconferma, mentre per Diego Genua si tratta di un ritorno alla politica in prima linea, essendo stato nel passato assessore della Giunta Accardi.
Il terzo nominativo che si aggiungerà ai due assessori già designati, Sebastiano D’Angelo e Angelo Mistretta, sara' reso noto da sindaco all'atto dell'insediamento ufficiale.
Franco Ciro Lo Re