di Rossana Titone - Nella seduta del Consiglio Comunale di Marsala del 12 giugno scorso è stata istituita la Commissione di Inchiesta per i Servizi Sociali
La Commissione, voluta da Daniele Nuccio che ne è primo firmatario, avrà il compito di far luce su situazioni di conflitto di interesse, se davvero esistenti, e di anomalie di funzionamento degli uffici stessi, con in testa la situazione della Casa si Riposo Giovanni XXIII.
La delega ai Servizi Sociali è in capo all'assessora Clara Ruggieri che in tre anni non è stata finora in grado di dare delle risposte esaustive e dettagliate.
Qualche battuta, qui e lì, ma nulla di completo, a domande dirette in consiglio comunale la Ruggieri si indispone.
Eppure è la stessa assessora che si dice soddisfatta dell'istituzione della Commissione di Inchiesta per meglio chiarire fatti e cose.
Ma in tre anni di assessorato cosa ancora non ha capito del funzionamento dei Servizi Sociali?
A lamentarsi sono i consiglieri, sono le associazioni, sono i cittadini che trovano un muro e che comunicano con la stampa, cosa non gradita alla Ruggieri.
La stampa non fa politica ma cerca di informare i cittadini su cosa funziona e cosa no.
E' lo scotto, brutta parola, che paga chi decide di assurgere a ruoli pubblici e istituzionali, che non possono essere relegati a passerelle e nemmeno a nomi messi su locandine.
La Commissione di Inchiesta è stata istituita grazie al voto favorevole di 15 consiglieri comunali, di fatto è un atto di sfiducia nei confronti dell'assessora preposta che sbandiera continuamente la legalità e la trasparenza, come elementi che contraddistinguono l'Amministrazione targata Alberto Di Girolamo.
In verità si tratta di pre requisiti che non dovrebbero nemmeno essere menzionati o sottolineati.
E' normale che poi arrivi la consigliera Rosanna Genna, per l'ennesima volta, e chieda le dimissioni di Clara Ruggieri.
Non ci sono risposte, non si sono fattività tangibili nell'operato dei Servizi Sociali, la cultura con il teatro di Moni Ovadia è stato un fallimento e la condotta politica di questo assessorato produce effetti con giudizi negativi per tutta la Giunta.
Il Sindaco, Alberto Di Girolamo, dal canto suo è irremovibile, nessuna sostituzione.
Prima di sedersi su qualunque poltrona bisogna con onestà intellettuale, e con rigore, capire se poi si sarà in grado di giudicare il proprio operato, anche in merito alle critiche mosse.
Non si può agire con supponenza. Se c'è una critica, e questa non piace, va smontata dando prova del contrario.
Le dimissioni non si danno per compiacere qualcuno, né per fare felici le parti avverse in politica, sono un atto dovuto alla città quando pende un giudizio negativo, come in questo caso.
Negli ultimi due anni di mandato il Primo Cittadino farebbe bene ad invertire la rotta, l'aria da primi della classe con la puzza sotto il naso, pronti a redarguire i “contrari”, non è proprio roba di centrosinistra e non è indice di buona politica.
I problemi della città non si limitano ai Servizi Sociali, durante le comunicazioni si è
evidenziato il continuo mal funzionamento del Pronto Soccorso dell'ospedale, ore di attesa e tre medici in prossimità di pensionamento.
La sanità fa acqua, da mesi e mesi. Finita la campagna elettorale, di ogni ordine e grado, nessuno si interessa alle criticità del Paolo Borsellino.
In sinergia dovrebbero agire Sindaco e i due deputati regionali eletti a Marsala. Nulla, si va avanti a colpi di “speranza”.
Arturo Galfano ha sollevato la mancata pulizia della spiaggia della Salinella, il consiglio comunale aveva messo in bilancio la somma di 40 mila euro. Dove sono finiti i soldi? Possibile che il consiglio disponga e accantoni la somma per poi non trovare seguito?
E' un gioco al massacro, di mezzo c'è sempre Marsala.
Presente in Aula l'assessore Salvatore Accardi, i suoi interventi sono tutti declinati con il verbo al futuro. C'è tempo.
Villa Cavallotti è in condizioni di degrado come non era mai stata, con erbacce e con i giochi per bimbi arrugginiti, pericolosi.
Cosa risponde l'assessore ai Lavori Pubblici? Che stanno studiando cosa fare. Possono studiare anche nel 2020 quando i marsalesi li manderanno tutti a casa.
Nessuno ne sentirà la mancanza.