Per il 47enne avvocato marsalese Andrea Guglielmo Baldassare Lentini è arrivato il momento di pagare il suo primo debito con la giustizia. Ormai definitiva, infatti, la sua condanna a tre anni di carcere per violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni, un paio di giorni fa il legale è stato rinchiuso in carcere.
Ad eseguire il provvedimento di carcerazione emesso dalla magistratura è stata la polizia. Il sigillo sulla sentenza, da parte della Cassazione, è dello scorso 13 giugno, quando i magistrati della Suprema Corte hanno dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato dalla difesa avverso la condanna emessa, lo scorso anno, dalla Corte d’appello di Palermo.
La Cassazione ha confermato anche la condanna del legale al risarcimento del danno alla persona offesa, l’interdizione dai pubblici uffici, dalla curatela e dalla tutela.
In primo grado, l’avvocato Lentini era stato assolto dal gup di Marsala Annalisa Amato. Un’assoluzione emessa, comunque, con la formula del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale (quando la prova “manca, è insufficiente o è contraddittoria”).
La giovane vittima, figlia di amici di famiglia dell’avvocato condannato, sarebbe stata palpeggiata nelle parti intime. La contestata violenza sessuale sarebbe avvenuta nel 2012, nell'abitazione estiva del legale, nel versante sud di Marsala, dove la vittima, secondo l’accusa, sarebbe stata attirata con un pretesto. Per, poi, essere aggredita e con la forza costretta a subire l’abuso sessuale dopo un bagno nella piscina gonfiabile. Al suo ritorno a casa, la giovane raccontò al padre quello che le era accaduto. Dopo la presentazione della denuncia, la giovane fu ascoltata nel corso di un “incidente probatorio” davanti al gip. E in quell’occasione, assistita dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile, raccontò quello che le sarebbe accaduto. Nel processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna del legale a 4 anni e 4 mesi. Il gup Amato, prima di decidere, volle però ascoltare altre sei persone. Nessuno, però, a quanto pare, fu in grado di fornire un contributo decisivo all’accertamento della verità in un processo che si è svolto con rito abbreviato e a porte chiuse. La Cassazione ha confermato anche la condanna di Lentini al risarcimento del danno alla persona offesa, l’interdizione dai pubblici uffici, dalla curatela e dalla tutela. Questa è già la seconda condanna subita da Lentini, al quale, il 5 dicembre 2016, il giudice monocratico di Marsala Vito Marcello Saladino ha inflitto quattro anni e mezzo di carcere per lesioni personali gravi, minacce e violazione di domicilio. Per questi fatti, il legale, processato per avere aggredito e picchiato, in due diverse circostanze, prima un anziano vicino di casa e poi un collega, nel gennaio 2015 era stato posto agli arresti domiciliari.