Le fake news che girano su WhtasApp cominciano a diventare un problema serio. Basta una nota audio di una mamma allarmata per un "pedofilo" che si aggira vicino casa, con addirittura la foto dell'auto, per scatenare una reazione a catena, una psicosi. In India il problema è serio. Ci sono 200 milioni di utenti di WhatsApp, l'app di messaggistica di proprietà di Facebook, e ormai WhatsApp è il modo in cui si informano le persone: la usano i politici, come i religiosi, i giornalisti. Molti messaggi, purtroppo, vengono inviati per incitare all'odio, alla caccia al nemico, al diverso, generare paura. Un gruppo di persone è stato linciato perché via WhatsApp ha cominciato a girare la loro foto come di "ladri di bambini", questo nonostante stampa e governo avessero chiaramente detto che si trattava di una foto falsa. Ma la folla ha individuato i protagonisti della foto, e sono stati massacrati. Da qui l'intervento del governo, per chiedere a Facebook / WhatsApp di fare qualcosa. Sono ben 18 le persone linciate dalla folla in India per false notizie diffuse su WhatsApp.
Forse è il caso di fare qualcosa anche a Trapani. Nella nostra città mercoledì e giovedì si è creata la psicosi da rapimento di bambini, con tanto di descrizione degli uomini (ovviamente di colore), dell'auto, delle circostanze, in un messaggio audio di una signora allarmata, che è diventato virale, nonostante Tp24.it o i carabinieri abbiano smentito tutta la ricostruzione. E continua a girare ancora in queste ore. E allora che fare?
Qualcosa si sta pensando. Nel corso delle prossime settimane la funzione di inoltro dei messaggi verrà limitata fortemente e non si potrà più inviare un messaggio a decine di altri utenti con un solo invio.
L’azienda ha anche promesso di eliminare il tasto per la condivisione rapida che compare accanto ai messaggi, almeno nella versione dell’app distribuita in India. Misure utili che tuttavia, considerata l’enorme diffusione dell’app e l’alto potenziale virale della condivisione di contenuti su gruppi con centinaia di iscritti, potrebbero non essere sufficienti a fermare i linciaggi.
Anche se le modifiche volte a scoraggiare l’inoltro dei messaggi sono pensate principalmente per l’India, il cambiamento riguarderà comunque tutto il mondo. Il limite di invii sarà tuttavia un po’ più alto per gli utenti di altri paesi. “Crediamo che questi cambiamenti - che continueremo a valutare”, si legge nel comunicato ufficiale pubblicato sul blog dell’azienda , “contribuiranno a mantenere WhatsApp così com’è stata progettata: un’applicazione di messaggistica privata”.