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11/08/2018 21:00:00

“L’alba della Valle del Belìce”, inaugurata opera di Nerone a Montevago

 E’ stata inaugurata  a Montevago, in piazza della Repubblica, un’opera realizzata e donata al comune dall’artista emiliano Sergio Terzi (in arte Nerone) in onore di tutta la comunità della Valle del Belìce colpita dal sisma del ’68.

L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazioni commemorative del 50° anniversario del terremoto, è stata curata da Giuseppe Adria. L’opera, dal titolo “L’alba della Valle del Belìce”, è stata presentata dal noto critico d’arte Aldo Gerbino. Presenti alla cerimonia d’inaugurazione diversi amministratori dei comuni belicini. “Il mostro del terremoto nulla ha potuto contro la volontà del popolo belicino che ha fatto risorgere l’alba di un nuovo giorno”, ha scritto l’artista nella targa affissa sul monumento.

“Quest’opera donata dall’artista Nerone ai comuni della Valle del Belìce e collocata simbolicamente a Montevago – ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – vuole rappresentare la rinascita di questo territorio. Un’opera molto bella del punto di vista estetico e molto interessante per il suo significato e per il modo in cui l’artista ha raffigurato tutti i paesi distrutti cinquant’anni fa dal sisma fissando il momento della distruzione e nello stesso tempo, con un gallo che sovrasta le macerie, ha voluto rappresentare la rinascita. E questo non può che essere l’augurio migliore non solo per Montevago e la Valle del Belìce ma per la Sicilia intera”.

“La donazione di un’opera d'arte – ha detto il professor Aldo Gerbino - è sempre un momento importante e anche un momento di solidarietà nei confronti di un ricordo così doloroso come quello del terremoto. Ma al di fuori di questo, la presenza di un autore contemporaneo come Nerone, che fa parte del segmento della cosiddetta arte primitiva e che ha avuto riconoscimenti di un certo livello nel contesto della critica, rappresenta un momento di crescita culturale per il comune di Montevago e per la Sicilia tutta che manifesta sempre grande sensibilità nei confronti dell’arte contemporanea”.