Ci risiamo. Ancora scritte nazifasciste sui muri di Marsala. Naturalmente, sempre e rigorosamente, con vernice spray nera. L’ultima è il “Boia chi molla”, con le O trasformate in croci celtiche, comparsa su un muro di piazza Guglielmo Marconi.
Quello che delimita la piazza all’altezza di via Struppa. Accanto c’è anche il simbolo delle SS naziste. A poca distanza, inoltre, su un muro di via Bernardino Grignani, la strada delimita ad ovest piazza Marconi, probabilmente la stessa mano ha scritto “Militia”. Non molto distante, in via Struppa, nei pressi dell’incrocio con via Cicerone, alcuni giorni fa, su un muro campeggiava invece una svastica, che qualcuno ha poi cercato di cancellare. Non riuscendovi bene. Sotto la vernice bianca, infatti, ancora si intravede il simbolo nazista. In precedenza, le ultime scritte erano comparse nei giorni successivi al 25 Aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo. Svastiche e croci celtiche comparvero sia sui muri del centro storico che in altre zone della città. A sollevare il problema fu soprattutto il consigliere comunale Daniele Nuccio, che denunciò il caso della scritta “Militia” con croce celtica in via Stefano Frisella, a pochi metri di distanza dalla sede del Pd e del Sacrario di Villa del Rosario.
“Che campeggi questa porcheria davanti al luogo che ogni 11 maggio onoriamo, ricordando le vittime del bombardamento del 1943 – affermò Nuccio - è cosa ignobile. Per rimuovere le diverse scritte che di giorno in giorno compaio in diverse zone della città non c'è bisogno della segnalazione di un consigliere comunale. Già diverso tempo fa mi trovai a suggerire delle soluzioni. Marsala non tollererà mai alcun rigurgito fascista, perché il fascismo non sarà mai un’opinione!”. Il Comune fece, poi, cancellare diverse scritte. Ai primi di febbraio, sul muro accanto alla sede del Pd, in via Stefano Frisella, e su quello della “palestra Grillo”, in piazza Marconi, alcune scritte inneggiavano a Luca Traini, l’estremista di destra, ex candidato della Lega, che ha sparato a sei immigrati a Macerata. Nel novembre 2017, altre scritte ancora sui muri della palestra Grillo. A cancellarle con vernice bianca furono il consigliere Daniele Nuccio e i volontari che risposero al suo appello.