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13/08/2018 06:00:00

Cuccioli ammassati in una gabbia. La disastrosa situazione al canile di Marsala

 E' sempre la stessa ennesima emergenza: randagismo.
Il canile di Marsala ha recuperato dalla strada oltre 40 cuccioli in poche ore, i cani che hanno circa due mesi sono ammassati in un box all'entrata, detto di accoglienza.
Alcuni non ce l'hanno fatta. Le condizioni di sopravvivenza dentro un canile per dei cuccioli sono davvero minime.

I cani fanno fatica a muoversi tra di loro, c'è poco spazio, dove mangiano fanno i bisogni e poiché vengono puliti solamente una volta al giorno sono destinati a stare nella sporcizia almeno 24 ore.
Queste le condizioni disumane, alle quali i volontari non riescono a dare più risposte perchè a loro stessi non viene data alcuna risposta concreta.
La situazione è talmente grave che è rimbalzata alle cronache nazionali, l'appello è dell'Enpa nazionale-Rete Solidale.
Ancora una volta Marsala fa sfoggio di quello che non sa fare, non certo per le sue bellezze. Del resto una città è fatta di uomini, ed è stato dimostrato che non c'è nessun amore per gli animali che vengono visti solo come un problema.


Non ci sono le sterilizzazioni di massa dei randagi per evitare il proliferare delle cucciolate, non ci sono i controlli dovuti ai soggetti privati che hanno l'obbligo di microchippare il cane. A pagare le spese di una gestione fallimentare sono i cani ospiti di quel rifugio.


Ci siamo chiesti, vedendo le immagini scattate qualche ora fa, come mai nessun controllo sia mai arrivato? Se i Nas dovessero fare capolino il canile verrebbe chiuso. Seduta stante. Stranziante il pianto di queste anime che si affollano e cercano con gli occhi aiuto. Quanto menefreghismo, quanta superficialità.  Si pensa di fare un bando, già perfezionato, per inviare i cani, almeno 100, in struttura diversa.
Dovrebbero finire a Crotone, a spese del Comune. La logica imporrebbe di pensare: perchè non allargare il canile? Ci sono altri 50 metri circa da potere utilizzare e da poter sfruttare. Perchè non realizzare un'altra struttura per fare fronte all'emergenza? No, si pensa di farli andare fuori Marsala e poi, eventualmente, farli rientrare quando dei privati avranno finito di realizzare un canile privato. Sono pacchi: prima lì, poi qui. Fatelo con i vostri figli, se avete coraggio.


Si, avete letto bene. L'ASP non darebbe autorizzazione al Comune per allargare il canile esistente ma avrebbe autorizzato dei privati, circa 4, per la creazione di una struttura privata per ricezione randagi: circa 400 i posti.
Business con le anime dei pelosi. Il Comune dovrebbe essere contento di pagare perennemente i privati, o altri canili comunali, pur di non fronteggiare e risolvere il problema del sovraffollamento e del randagismo. Ci sono dei perchè che non vengono risolti, che rimangono nel vago.
Dove sono le incentivazioni per le adozioni? Dove sono le sensibilizzazioni e gli open day al canile?  Avete mai visitato la struttura? I box non sono puliti adeguatamente, le ciotole non vengono lavate a dovere per cui sono piene di melma.  Le porte sono arrugginite, il verde non è curato. L'area sgambamento sembra un campo di concentramento. 

E' una vergogna, che si consuma sotto l'inadempienza del dirigente e del responsabile che ogni giorno dovrebbero controllare il funzionamento di una struttura che ospita vite non giocattoli. L'assessore al ramo, Annamaria Angileri, ha più volte invitato chi di dovere a controllare che gli operatori svolgano il loro lavoro adeguatamente e che la struttura venisse resa decorosa. Prendi tempo e camperai. C'è rassegnazione nei volontari. I cani muoiono e a questo non c'è rimedio con le chiacchiere del dopo e del domani.