Non comincia nel migliore dei modi la stagione 2018/2019 del Marsala 1912. Gli azzurri escono infatti sconfitti dalla prima uscita ufficiale della nuova annata sportiva, perdendo la sfida di andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia Eccellenza tra le mura amiche del Municipale contro un buon Dattilo Noir. Se dal punto di vista del risultato nulla è ancora perduto in vista della gara di ritorno a Paceco, ha del clamoroso il modo in cui è arrivata questa prima sconfitta stagionale per la formazione lilybetana. I ragazzi di mister Massimiliano Mazzara avevano infatti concluso la prima frazione di gioco in vantaggio per due reti a zero grazie alle marcature di Carballo e di Di Peri dopo nemmeno venti minuti, precisamente al 14' ed al 17'. Un Marsala che anche nella ripresa sembrava saper gestire bene il risultato con un buon giro palla che sfruttava appieno il rinnovato manto erboso del Nino Lombardo Angotta, che finalmente permette di giocare palla a terra e di non doversi sempre affidare ad infruttuosi lanci lunghi. Come spesso accade però nello strano mondo del calcio basta un episodio per ridare coraggio e speranza al Dattilo di mister Melillo, ovvero un calcio di rigore trasformato dall'ex di turno Fina al 72'. La compagine ospite ci crede e non ha intenzione di uscire battuta dal Municipale. Dal canto suo il Marsala si schiaccia troppo avendo quasi paura di vincere. Il gol del pareggio arriva nel recupero, al 93', con Paladino ed è già una beffa per gli azzurri. Beffa che si tramuta in doccia fredda al 95, quando Seckan mette dentro la rete del clamoroso sorpasso che sancisce la vittoria di un “pazzo” Dattilo Noir per 3-2, vittoria resa ancora più rocambolesca dal fatto che gli ospiti gialloverdi erano ridotti inferiorità numerica per l'espulsione comminata a Compagno. Nulla però è perduto ed il risulato è ancora aperto per gli uomini di mister Mazzara. Tutto si deciderà a Paceco nella gara di ritorno in programma mercoledì 12 settembre dove servirà sicuramente grinta, una maggiore condizione atletica e la capacità di gestire il risultato che oggi è sicuramente mancata.
Riccardo Tranchida