Adesso anche lei ha una casa. L’odissea della signora Maria Calandrino è finita poche settimane fa, quando i responsabili del settore Servizi Sociali del comune di Castelvetrano le hanno consegnato le chiavi del nuovo appartamento. Un diritto che, dopo 15 anni di attesa, le era stato negato a causa di un’occupazione abusiva (ne avevamo parlato qui).
Infatti, a pochi giorni dalla consegna delle chiavi dell’alloggio popolare di via Dalla Chiesa, avvenuta nel gennaio scorso, al suo posto si era infilata una famiglia con quattro bambini.
E lei, legittima assegnataria che di bambini ne aveva tre, era rimasta fuori col problema di dover lasciare al proprietario la casa dove aveva abitato in affitto fino ad allora.
Ma, dopo accertamenti ed ordinanze di sgombero mai eseguite, qualcuno le aveva perfino rimproverato di non aver custodito abbastanza l’appartamento; Maria Calandrino avrebbe fatto “l’errore” di non presidiare (o far presidiare da qualcuno) la casa che le era stata affidata, (per altro, senza luce né acqua), per evitare che venisse occupata abusivamente.
Dopo mesi di attesa, di incatenamenti in piazza per protestae di promesse da parte del comune che tardavano a realizzarsi, presa dalla disperazione aveva a propria volta occupato abusivamente un altro appartamento temporaneamente vuoto, abitato da una famiglia al momento fuori sede.
Una scelta disperata, che l’aveva subito fatta diventare oggetto di odio e di pesanti offese sui social.
Poi finalmente, dopo più di una denuncia alla procura della Repubblica di Marsala, quello che è stato percepito come un miracolo: il comune le ha dato le chiavi di un appartamento. E, nello stesso tempo, non ha più trasferito altrove l’altra famiglia. Decisivo sarebbe stato l’intervento del Prefetto di Trapani che, racconta la signora Calandrino, avrebbe ordinato l’immediata assegnazione.
Adesso Maria è in attesa di un altro bambino e, nonostante le lungaggini e le delusioni iniziali, è soddisfatta di non aver mollato mai e di aver fatto valere i propri diritti.
Egidio Morici