Riscossione Sicilia da oltre 400 giorni è senza una guida, non c'è un consiglio di amministrazione, questo ha implicato una più risicata gestione dell'azienda, un deficit senza precedenti.
Non c'è liquidità, questo significa che verranno a mancare per le casse della Regione circa 70 milioni di euro.
La Commissione Affari Istituzionali, guidata dal deputato Stefano Pellegrino, si è riunita più volte ma la fumata è stata nera.
Non si riesce ad uscire dall'empasse, non ci sono i nomi o meglio, non c'è l'accordo su di essi.
Insorgono le sigle sindacali Fisac-Cgil, Ugl e Unisin: "Qual è il piano malefico che induce la politica regionale, nonostante la situazione disastrosa in cui versano le casse della Regione, a lasciare una società strategica come Riscossione Sicilia, da oltre 400 giorni, senza un Consiglio di amministrazione?".
Dopo le dimissioni di Antonio Fiumefreddo c'è stato il vuoto.
Da oltre un anno la società è senza una guida e una linea da seguire. La nomina voluta dal governo di Nello Musumeci in capo a Domenico Achille non ebbe alcun effetto, Achille non restò nemmeno una settimana e decise di lasciare l'incarico.
Eppure sono tanti i personaggi tirati in ballo per guidare l'ente di riscossione dei tributi. Il fatto, come sempre, è che la maggioranza è spaccata.
Ci sono poltrone da garantire a qualcuno, quindi è la stessa maggioranza che fa venire meno il numero legale e di fatto fa saltare la nomina.
I nomi in lista sono quelli di Gaetana Palermo e Vito Giaconia come componenti del cda, Vito Branca come presidente essendo un tributarista molto esperto.
Non ci stanno a questo gioco le sigle sindacali: “ In un periodo così lungo si varano leggi articolate e complesse come anche si progettano palazzi, ponti e autostrade mentre la politica siciliana non è ancora stata in grado di dare un Consiglio di Amministrazione a Riscossione Sicilia...E seppure appare evidente che una efficiente attività di riscossione delle imposte assicurerebbe la liquidità necessaria alla Regione per garantire i servizi indispensabili ai cittadini siciliani (sanità, lavoro, assistenza, etc.), dobbiamo registrare, sino a prova contraria, che questa classe politica preferisce anteporre il proprio interesse di bottega al bene pubblico e ai bisogni dei cittadini".
Prende il via l'iter che vedrà la Regione impegnata per l'approvazione del Bilancio.
Gaetano Armao, vice presidente dell'isola e assessore all'Economia, ha già inviato una circolare a tutti i dipartimenti regionali per la predisposizione degli atti che attestano le proposte di spesa, il termine di presentazione è previsto per le ore 10 di lunedì 8 ottobre.
Uffici regionali al lavoro, dunque, per presentarsi entro fine ottobre all'ARS.
I centri di responsabilità dovranno inserire tutte le spese previste indicando, nei vari capitoli, se si tratta di risorse libere o vincolate, si legge dalla circolare: “Nel bozzone, i centri di responsabilità dovranno inserire le spese previste, le missioni, programmi e titoli; per l’entrata, titoli e tipologie definite in base alla loro natura, indicando per ciascun capitolo se si tratta di risorse vincolate o libere, nonché proposte per i disegni di legge di Stabilità e Collegato”.
Elementi necessari ed indispensabili per predisporre il Bilancio 2019-2021, la legge di Stabilità e il collegato alla Finanziaria.