Una parrocchia di periferia e una Biblioteca “fuori di sé” insieme per riattivare i legami comunitari con il piacere della lettura, oggi un pomeriggio dedicato ai libri e alla condivisione in piazza nel quartiere di “Sant’Alberto” a Trapani
Se un quartiere di frontiera diventa cantiere di iniziative comunitarie e culturali e una biblioteca decide di giocare il suo ruolo fuori di sé, nasce un pomeriggio assolutamente originale: quello che domani , sabato 29 settembre, si terrà nel quartiere di “Sant’Alberto” a Trapani coinvolgendo bambini piccoli e piccolissimi, genitori e adulti e chiunque voglia unirsi e partecipare.
La location sarà la piazza davanti la scuola di via Terenzio, dove a partire dalle 16 i bambini presenti, saranno invitati a togliersi le scarpe e sedersi su un grande tappeto per partecipare ad un laboratorio di “lettura ad alta voce”; quindi giochi di strada e la merenda insieme. Alle ore 19 saranno gli adulti che vorranno nutrire la mente a partecipare ad un reading su un libro di Andrea Camilleri a cura di don Liborio Palmeri, direttore della Biblioteca diocesana che attraverso il format “La bibliteca fuori di sé” cura i contenuti dell’intera manifestazione.
Nella piazzetta una nutrita bancarella offrirà a tutti la possibilità di scegliere un libro e di poterlo portare gratuitamente a casa grazie al contributo della comunità parrocchiale che nei mesi scorsi ha raccolto libri nuovi o usati ma in ottime condizioni, da donare al quartiere. L’iniziativa, promossa dalla parrocchia “Sant’Alberto”, dalla Biblioteca diocesana “G.B. Amico” e dall’associazione “Nuova sorgente onlus”, si avvale della collaborazione di tanti cittadini del quartiere che nell’ottica di un progetto di crescita hanno messo a disposizione gratuitamente, tappeti ed addobbi per gli arredi, prodotti da forno e bibite per la merenda dei bambini.
“Ci si potrebbe chiedere se le parole dei libri siano una priorità in questo momento di crisi e di povertà diffusa – dice il parroco don Rosario Rosati - Noi crediamo che l’attuale crisi, che non è solo economica ma anche antropologica, si combatta stimolando al pensiero critico attraverso il nutrimento della mente con le parole dei libri. È una importante sfida di promozione culturale che si affianca alle borse di studio appena consegnate a quattro studenti delle scuole superiori”.