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02/10/2018 06:00:00

Dopo il flop della stagione di Ovadia, come rilanciare la cultura a Marsala?

 Gli ultimi tre anni di politiche culturali a Marsala non hanno avuto successo. L'impegno da parte dell'assessore Clara Ruggeri c'è stato ma non nella direzione sperata. Il flop della stagione teatrale resterà negli annali di questa città.


Pochissimi spettatori, un cartellone di riguardo messo in scena al Teatro Impero solamente di lunedì.
Non è mancata l'ironia di qualche artista che a fine esibizione, ringraziando il pubblico in sala, ha evidenziato che se avesse recitato a casa propria avrebbe avuto più spettatori. Come dargli torto. E' passato il concetto errato: Marsala città non di buona cultura, non riempiamo i teatri. Non è vero.
Ci si chieda, al contrario, perchè quella stagione teatrale sia stata infausta.
Non si è ancora compreso bene se Moni Ovadia abbia avuto l'incarico come Direttore Artistico ovvero come consulente. In verità poco importa, il risultato rimane lo stesso. Certo, alcune cose appaiono strane: a cominciare dal fatto che le stampe delle locandine e delle brochure siano avvenute non a Marsala ma affidate ad una tipografia di famiglia, dello stesso Ovadia. Ci si trincera dietro l'incarico a titolo gratuito, come se bastasse questo per decretare un successo.
La comunicazione poi lascia il tempo che trova, la sinergia con altri soggetti attivi del territorio e con le scuole è stata pari a zero. Non è bastato il primo anno di fallimento, si è voluto andare avanti: insuccesso dietro insuccesso.
E non sono bastate nemmeno le indicazioni della città, del consiglio comunale a palesare che non si doveva andare avanti. Lo stop è arrivato in via ufficiale da un emendamento presentato da Ginetta Ingrassia, lo scorso venerdì, con il quale si chiede addirittura di “cassare” la figura di Moni Ovadia.
Un'uscita infelice, non si cassano le persone. Si sceglie di fare altro, perchè il problema non è Ovadia, rispettabilissimo artista, riconosciuto tale in tutta Italia.
Il problema è chi ha voluto che il cartellone di Ovadia fosse acquistato e messo in scena il lunedì. Un acquisto che non ha realizzato l'introito sperato. Ma sugli emendamenti e su che tipo di area si respira in consiglio, abbiamo già scritto.
La cultura a Marsala non può passare come una scelta di nicchia, elitaria.
Non è vero che non c'è la viva curiosità unita alla sensibilità verso tali attività. Lo ha dimostrato il Luglio Musicale a Marsala, due soli spettacoli realizzati dentro il parco archeologico e tanta gente accorsa per ascoltare Peppe Servillo, poi l'Orchestra Sinfonica Siciliana.
Al contrario, sono state le scelte di questa Amministrazione ad essere sbagliate, non oculate, non attente al tessuto sociale e alla loro domanda. Scelte di cui l'Amministrazione dovrà assumersi la responsabilità.


A pensare al rilancio della cultura per la città di Marsala è la deputata regionale dell'UDC, Eleonora Lo Curto: “Propongo all’Amministrazione comunale di aprire il teatro Sollima alla musica classica e alla lirica, restituendo la prestigiosa struttura alla sua funzione originaria e naturale”. La Lo Curto è già al lavoro e ha chiesto al consigliere delegato dell’Ente Luglio Trapanese, Giovanni De Santis, di avviare la collaborazione con l’Amministrazione di Marsala: “Voglio essere utile alla mia città e non solo, dimostrando che la buona politica si fa con le azioni concrete e con le idee e molto più spesso di quanto si creda anche senza spendere soldi”.
La parlamentare regionale intende sfruttare i teatri della città di Marsala facendoli diventare il centro nevralgico di tutta la provincia, essendo Trapani non dotata di alcun teatro.
“So di poter contare - aggiunge Lo Curto - sulla stima del governo regionale e nella fattispecie dell’assessore Tusa che ha condiviso il percorso virtuoso inaugurato quest’estate al parco archeologico di Marsala. In questa direzione continua il mio impegno convinta come sono che investendo nei beni culturali, materiali ed immateriali, si possa e si debba costruire un nuovo modello di sviluppo che crei lavoro e occupazione”.