Penalizza il personale Ata del sud Italia il provvedimento del Governo Conte inserito nel Bilancio 2019. Lo afferma il deputato regionale del'Udc Eleonora Lo Curto con una nota stampa.
"Ancora una volta il governo Conte si rende protagonista di un provvedimento iniquo a svantaggio del mondo della Scuola - si legge nella nota della Lo Curto - Nella legge di bilancio per il 2019, l’esecutivo gialloverde ha proposto la trasformazione in full-time dei contratti del personale Ata a tempo determinato, precisando però che tale opzione riguarderà solo 226 lavoratori sui 700 che invece avrebbero il pieno diritto all’impiego a tempo pieno ed indeterminato. Al danno si aggiunge anche la beffa - continua la Lo Curto - perché ad essere penalizzati sono soprattutto i lavoratori meridionali. E’ risaputo che tra il personale Ata c’è una forte preminenza di meridionali che sovente sono costretti a lasciare la propria regione pur di ottenere un posto che però, nel caso degli ex co.co.co Ata, viene retribuito con la modesta somma di circa settecento euro. Fa specie che questo governo nazionale a trazione grillina, pur avendo ottenuto un largo consenso elettorale in Sicilia e nelle regioni del Sud, continui a mortificare la nostra gente".
"L’impiego a tempo pieno per soli 227 lavoratori è uno schiaffo dato a tante mamme e padri di famiglia che con un misero stipendio rasentano la soglia di povertà. A Di Maio che asseconda le scelte del Governo, vorrei solo ricordare che settecento euro sono meno del “reddito di cittadinanza” da lui voluti per i disoccupati”. Il personale Ata, invece, piuttosto che aspettare i benefici dell’ennesimo assistenzialismo statale - conclude il deputato marsalese - regge le segreterie delle scuole in tutta Italia”.