Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/12/2018 14:46:00

Erice vota l' "ante mortem". L'ordine del giorno di Manuguerra passa all'unanimità

In consiglio comunale si è votato l'atto di indirizzo riguardante l' "ante mortem", presentata dai consiglieri Alessandro Manuguerra e Simona Mannina.
Una votazione all'unanimità dei presenti che dimostra l'importanza di questa proposta che farà risparmiare delle somme di denaro alle casse comunali, visto che in assenza dii loculi qualche mese addietro si sono spesi 19 mila euro circa di spese tumulazione ed estumulazione.
Sull'atto c'è stato anche la valatazione favorevole del vice Sindaco Catalano, il quale si è espresso in termini positivi, sostenendo il vantaggio delle casse comunali ericine di un notevole risparmio di denaro. Ora, dopo che il consiglio comunale ha fatto la sua parte, la palla passa all'amministrazione comunale che dovrà attivarsi in tal senso.
"Sono particolarmente soddisfatto che questa battaglia, che da diverso tempo porto avanti con determinazione, abbia avuto anche la condivisione della consigliera Mannina e il voto di approvazione unanime del consiglio comunale".

Ma di cosa si tratta. In pratica si stabilisce di vietare la vendita dei loculi ante mortem. Quando i loculi finiranno (ne sono rimasti solo 180), i defunti che non hanno il loculo comprato verranno inseriti anche in loculi comprati ante mortem. Quando morirà la persona che ha acquistato il loculo, dovrà essere messo nel suo posto aquistato, perciò il defunto all'interno dovrà essere levato e messo magari in un altro loculo, e così via. Una specie di gioco dell'oca dei loculi, per evitare pericolose "liste d'attesa".