Favori e prestazioni sessuali per garantire un esito favorevole dei procedimenti giudiziari o la promozione agli esami di Stato per diventare avvocato. Ma anche regalie di altro genere come barche, battute di caccia, soggiorni in luoghi di lusso, o corsie preferenziali per visite mediche per familiari e amici.
È lo spaccato che emerge dall’inchiesta della procura di Potenza che ha portato all’arresto (in carcere) di Emilio Arnesano, pm della procura di Lecce accusato di corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio. In carcere è finito anche il dirigente dell’Asl di Lecce, Carlo Siciliano. Ai domiciliari, Ottavio Narracci, direttore generale dell’Asl di Lecce, i due dirigenti Asl Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo e l’avvocatessa Benedetta Martina. Le indagini portate avanti dalla guardia di finanza e iniziate dal dissequestro di una piscina abusiva nella villa di Trianni, sono durate quattro mesi durante i quali è emerso che il pm «del tutto privo di qualsiasi freno inibitorio, in modo continuo e irrefrenabile — scrive il gip di Potenza Amerigo Palma — si rendeva responsabile, a getto continuo, di molteplici episodi di corruzione o di abuso, prostituendo l’esercizio della sua funzione in cambio di incontri sessuali ed altri favori» perché era «inserito in un sistema ben collaudato di reciproco scambio di favori».
In questo contesto si inserisce la figura dell’avvocatessa Martina che, in cambio di prestazioni sessuali, avrebbe ottenuto che i processi a carico degli imputati che difendeva avessero una conclusione favorevole. Arnesano — stando alla ricostruzione della procura — avrebbe aiutato una collega di Martina a superare gli orali all’esame da avvocato, sempre in cambio di favori sessuali. «Ha chiesto alla sua interlocutrice (Martina, ndr) se la candidata fosse di bella presenza. Martina assentiva alla richiesta — è scritto nelle carte — precisando che avrebbero iniziato gradualmente ovvero con un caffè».
Ci sono infine le contestazioni ai dirigenti Asl: Arnesano sarebbe intervenuto, per quanto riguarda Narracci, per indirizzare favorevolmente un processo per peculato, Trianni accusato di aver realizzato una piscina abusiva riuscì a ottenerne il dissequestro. Da Siciliano, in cambio di altri favori, avrebbe ottenuto un’imbarcazione di 12 metri che pagò ad un prezzo di gran lunga inferiore al suo valore. Per pilotare i procedimenti penali, secondo l’accusa, avrebbe usato «il consolidato metodo di sostituzione in udienza».
L’indagine rischia di allargarsi a macchia d’olio perché, secondo il gip, i procedimenti «emersi in questi mesi potrebbero non essere gli unici. È opportuno estendere le indagini ai fascicoli ancora esistenti presso il suo ufficio per i quali vi sia il sospetto che siano stati utilizzati come strumento per ottenere favori».