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09/12/2018 06:00:00

Marsala, politica: sempre più spaccatura tra Giunta e consiglio comunale

 L'ultimo consiglio comunale di Marsala ha evidenziato ancor di più la frattura tra i rappresentanti di Sala delle Lapidi e l'Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo.

Questa volta l'incidente istituzionale riguarda l'apertura del distaccamento dei Vigili Urbani in contrada Bosco, peraltro i distaccamenti sono stati decisi con delibere del consiglio comunale.

Nessun invito è pervenuto al presidente del consiglio Enzo Sturiano, seconda carica della città, e nemmeno ai consiglieri comunali, tranne agli eletti che vengono direttamente chiamati dal Primo Cittadino: Luana Alagna, Linda Licari e pochi altri che fanno capo a quel che resta del Pd.
Ibrida la posizione della stessa Alagna che è allineata e coperta con il sindaco, rimanendo ancorata al gruppo di Sturiano, a cui deve l'elezione.
I Democratici per Marsala, la cui capogruppo è Ginetta Ingrassia, ha già da un anno preso distanza dall'Amministrazione e non sono mancati i momenti di forte opposizione. Da che parte sta la Alagna?
In consiglio fa parte dei Democratici per Marsala, di fatto è pro sindaco.
E' venuto meno, secondo Sturiano, il rispetto istituzionale verso il massimo consesso civico, il mancato invito per l'inaugurazione del distaccamento di Bosco ha creato ulteriore acredine.
La frattura insanabile affonda proprio nella mancata comunicazione, nello snobbare il consiglio comunale con la differenza che i rappresentanti di Sala delle Lapidi sono stati eletti mente gli assessori sono nominati.
Si ripropone in aula il problema del Piano Carburanti, in zona Sappusi all'altezza della rotatoria si stanno facendo dei lavori per un nuovo impianto. L'Amministrazione si è attivata subito dopo la denuncia di Sturiano e ha verificato la presenza di tutte le autorizzazioni.
Ma c'è qualcosa che non va, l'ombra del sospetto cade sul Piano Carburanti che è pronto ma non è mai stato trasmesso al consiglio, nonostante sia stato più volte sollecitato dai vari consiglieri comunali.
Cosa si attende? Peraltro, l'area di Sappusi in cui sta per sorgere il nuovo impianto è area pubblica, l'imprenditore in questione sta investendo in maniera sostanziosa, cosa accadrà se l'impianto verrà chiuso? Un ulteriore debito fuori bilancio, per questo Sturiano chiede che si possa intervenire in autotutela.

Ha chiarito la situazione il dirigente Francesco Patti, i serbatoi di carburante restano uguali nelle dimensioni a quelli precedenti quindi si tratta di mere autorizzazioni per un adeguamento, ci sarà una sola pompa di distruzione e non più tre. Ma per Sturiano si tratta di una concessione illegittima ed irregolare per i metri quadrati che vengono utilizzati non nel sottosuolo ma nell'area sovrastante.
La documentazione è in regola, Patti ha precisato pure che il Piano Carburante è pronto e che verrà inviato a breve senza alcuna modifica normativa, quel Piano prevede l'incompatibilità di 18 impianti.
Si parla di Piano carburante e di piano paesaggistico, si continua a parlare di varianti urbanistiche ma non c'è traccia del Piano regolatore, questa Amministrazione aveva garantito che una volta insediatosi avrebbe messo mani al Piano regolatore generale.
La questione nasce dall' istanza di autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione e la gestione di impianto di nuova installazione per il trattamento e il recupero di rifiuti non pericolosi, presentata da privati.
Le perplessità dei consiglieri è proprio nel creare il precedente, votare favorevolmente la variante significa legittimare anche altre aziende a presentare le stesse varianti urbanistiche magari in altre zone della città.
Ci sono interessi economici in ballo.
Centra il punto il consigliere comunale Daniele Nuccio: “In una città in cui l'agricoltura langue, il turismo idem, la marineria va male, il porto non si sa se si farà mai, questa iniziativa economica privata sulle discariche non può essere liquidata in due battute e senza che il consiglio si sia espresso con una maggioranza qualificata e non con 12 consiglieri, con i suoi soliti giochetti”.
Da una emergenza all'altra, i consiglieri comunali Flavio Coppola e Giovanni Sinacori hanno chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico permanente per l'emergenza in cui versa lo Stagnone.
Si torna in aula il 13 di dicembre e poi il 17 per il consiglio comunale aperto sulla questione porto.