Un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti potrebbe nascere a Marsala, in contrada Parecchiate Giacatello. Il consiglio comunale ha dato l’ok, nei giorni scorsi, alla variante urbanistica richiesta per far passare il progetto. Un’approvazione non esente da polemiche. Polemiche soprattutto nel Movimento 5 Stelle, per la scelta del consigliere Aldo Rodriquez di votare a favore della variante. Un voto non proprio in linea con la linea grillina in tema di trattamento dei rifiuti. E anche sui social c’è stato un dibattito molto acceso.
Facciamo un passo indietro.
Qualche giorno fa il consiglio comunale, dopo mesi di standby, ha approvato la variante urbanistica riguardante l’installazione di un impianto per il trattamento e il recupero di rifiuti, da raccolta differenziata ma anche indifferenziati, con produzione di biomassa, in contrada Parecchiate-Giacatello.
Del progetto ne avevamo parlato tempo fa. E’ quello presentato dalla società Asa Group di Marsala. Si tratta di un impianto di trattamento dei rifiuti sia indifferenziato che carta, metallo e plastica, da realizzarsi in contrada Parecchiate-Giacatello. Ci troviamo nell’aperta campagna tra Marsala e Salemi, poco distante da dove sorgeva la discarica di Buttagane. Il progetto è al momento al vaglio della conferenza di servizi con Regione, Genio Civile, e tutti gli altri enti preposti. Ma mancava un passaggio fondamentale. Una voce decisiva. Quella del consiglio comunale di Marsala, che doveva decidere sulla richiesta di variante urbanistica. Perché quell’area è ad uso agricolo, sostanzialmente. Allora il consiglio comunale è stato interpellato, già la scorsa estate, per dare l’ok alla variante. I consiglieri avevano deciso di mettere tutto in pausa e di rifletterci un po’. Anche perchè alcune cose non erano state definite. Nei giorni scorsi è stato dato il via libera alla variante urbanistica.
Si sa che l’impianto raccoglierebbe rifiuti non pericolosi per la trasformazione e il riutilizzo. Ogni anno arriverebbero 30 mila tonnellate di rifiuti, 15 mila di indifferenziato, e 15 mila tra carta, plastica e ferro. All'interno ci dovrà essere una discarica per uso di servizio, dove verrebbero interrati i rifiuti dei rifiuti. Ossia quelle parti non riutilizzabili dopo il trattamento. In tutto l'impianto dovrebbe occupare un'area di 62 mila metri quadrati. Dal trattamento dei rifiuti differenziati si prevede di ottenere carta e cartone, plastica, ferro, alluminio, vetro, altre frazioni. Dal trattamento dell'indifferenziato invece si ricaverebbe combustibile, metalli ferrosi, metalli non ferrosi, plastica e gomma. Il combustibile in gergo si chiama CSS, che serve anche ad alimentare inceneritori e cementifici.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Aldo Rodriquez ha votato a favore della variante e quindi dell’impianto. In aula ha definito l’impianto “produttivo, di nuova generazione, che ricicla e produce economicità. Se non entriamo nell’ottica che il rifiuto debba diventare sostanza anche in denaro non abbiamo dove andare. Se crediamo sempre che un impianto di questo genere debba sempre inquinare non abbiamo capito niente. Far passare che questo impianto sia una discarica è una lettura sbagliata”. Anche se l’impianto prevede una discarica, seppur di servizio.
Il voto di Rodriquez però non è andato giù ad alcuni attivisti del Movimento di Marsala. I 5 Stelle sono da sempre contro gli inceneritori e l’utilizzo di combustibili solidi. In questo caso il consigliere grillino ha votato per un impianto che produrrà il CSS. In molti ci vedono un controsenso. Un voto contrario alle idee programmatiche del Movimento 5 Stelle in tema di difesa dell’ambiente e trattamento rifiuti. Con il suo voto Rodriquez avrebbe in sostanza fatto intendere: “Siamo contro gli inceneritori, ma non contro il combustibile per gli inceneritori”. Per altri attivisti invece Rodriquez ha seguito il programma ambiente del Movimento, e non importa che fine faccia il CSS prodotto dall’impianto.