La Ue approva la manovra, rinuncia alla procedura di infrazione, ma fa capire di non fidarsi. Salvini e Di Maio non si presentano al Senato dove Conte spiega l’ammontare di tagli e tasse che saranno necessari per mantenere almeno una parvenza di reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni.
La Commissione europea ha dato un via libera prudente e condizionato alla legge di bilancio italiana, scongiurando così l’apertura di una procedura per debito eccessivo. Dopo un lungo negoziato, il governo ha indicato 10,2 miliardi di euro di risorse addizionali, con nuovi tagli, altre tasse, meno investimenti e il ritiro delle promesse assunzioni per la pubblica amministrazione. Sono anche rimaste in piedi, per il 2020 e il 2021, le clausole di salvaguardia relative all’aumento dell’Iva, per un valore complessivo di 52 miliardi. Per i prossimi tre anni, tra tagli di spesa e maggiori entrate, si tratta di 38 miliardi di euro, sempre che si lasci aumentare l’Iva. Restano, ma tagliate di quasi cinque miliardi, le due misure bandiera di Lega e Cinque Stelle, cioè l’intervento sulla Fornero (pensioni) e il reddito di cittadinanza. Per la quota 100, valida solo per un triennio, la sforbiciata è di 2,7 miliardi, partirà per i privati ad aprile e per i dipendenti pubblici ad ottobre. Il reddito di cittadinanza perde a sua volta 1,9 miliardi e partirà il 1° aprile. A beneficiare di 780 euro al mese sarà un single in affitto con Isee zero. Se lo stesso single è proprietario di casa, l’importo sarà tagliato di 280 euro. Parlando al Senato (dove è stata notata l’assenza di Salvini e Di Maio), il premier Conte ha assicurato che «per pensioni e reddito di cittadinanza le risorse richieste sono inferiori a quelle previste, così il disavanzo passa dal 2,4% al 2,04% senza modifiche delle due misure» (Cottarelli sulla Stampa: «avevano sbagliato i calcoli?»). Bruxelles ha però avvertito che intende seguire da vicino l’approvazione e l’applicazione delle misure di finanza pubblica. Nella conferenza stampa di ieri, in tre diverse occasioni il vicepresidente della Commissione Dombrovskis ha sottolineato come la scelta di non raccomandare l’apertura di una procedura per debito eccessivo valga «per ora». D’altra parte nella lettera inviata all’Ue non sono specificate le date di avvio del sussidio e della controriforma della Fornero. Si dice da aprile, ma non è scritto da nessuna parte, rendendole di fatto ancora prorogabili. Piazza Affari ha guadagnato l’1,6%, lo spread è sceso a 254.
Salvini: «Ai commissari che dicono che i conti italiani resteranno sotto controllo rispondo che sarà il governo italiano a tenere sotto controllo il bilancio europeo. Con tagli ai fondi per agricoltura e pesca, il nostro voto non ce l’avrà. Dopo la manovra italiana, si apre il capitolo sulla manovra europea, dove c’è tanto da limare».