Nell’ambito dell’operazione "Confine illegale" la Guardia costiera ha eseguito una serie di controlli che hanno portato a partire dal mese di novembre a 700 sanzioni e al sequestro di oltre 80 tonnellate di pesce. La sanzioni ammontano a circa 1,5 milioni di euro. Eseguite 7 ordinanze di custodia cautelare. Le verifiche sono state eseguite su tutto il territorio nazionale, sia lungo le coste che nell’entroterra e in grandi città.
In Sicilia, a Catania, all’interno di uno stabilimento per la produzione e la trasformazione di prodotto ittici sono stati rinvenuti alcuni sacchi di calce idrata utilizzata per effettuare, attraverso processi di immersione prolungata in vasche, lo "sbiancamento" di filetti di baccalà. Sequestrati in questo caso circa 6 tonnellate di pesce.
Un consiglio. Riconoscere il baccalà migliore sul banco della pescheria non è una cosa semplice: a seconda delle stagioni e delle zone in cui viene pescato il merluzzo possiede infatti diverse qualità. Aguzzando la vista però, è possibile ridurre il margine d’errore. Il pesce non dev’essere mai più corto di 40 cm e deve avere uno spessore di almeno 3 cm nella parte centrale. Badate che la pelle sia chiara, la polpa traslucida, morbida, elastica e di colore bianco, mai giallastro. Attenzione però che il bianco non sia troppo “candido”, questo potrebbe essere indice di un trattamento sbiancante a base di calce.