18,43 - Uno sciame sismico con oltre cento scosse. La più forte nel pomeriggio a Zafferana Etnea di magnitudo 4.3. Ma anche una nube di cenere visibile da decine di chilometri di distanza, tre bocche su cinque in attività, una o più nuove fratture sul fianco della montagna. L'Etna si è risvegliato alla vigilia di Natale anche se la nuova attività non sembra destare preoccupazione particolare tra gli esperti: l'allerta resta ferma sul giallo, il livello più basso e, se non interverranno situazioni nuove nelle prossime ore, non sarà innalzata.
L'attività sul vulcano attivo più alto d'Europa è cominciata poco prima delle 9 del mattino: gli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che monitorano la montagna 24 ore su 24 hanno registrato oltre 130 scosse sismiche in poco più di tre ore. La più forte è arrivata alle 17.50: magnitudo 4.3 a 6 km da Zafferana Etnea e a una profondità di due km. In precedenza un'altra scossa alle 13:08, con una magnitudo 4.0 registrata nella zona di Piano Pernicana, sul fianco nord est del vulcano, e una di magnitudo 3.9 nella zona di Monte Palestra, sul fianco nord ovest.
I terremoti sono stati accompagnati da quello che l'Ingv definisce un "graduale incremento del degassamento dall'area craterica sommitale" che, di fatto, sta interessando tre delle cinque bocche attive del vulcano. Secondo gli esperti, prima si sono registrate sporadiche emissioni di cenere sia dalla Bocca Nuova sia dal Cratere di Nord-Est, culminate verso mezzogiorno in "un denso e continuo pennacchio di cenere scura" visibile da chilometri di distanza.
15,35 - Una frattura eruttiva si è aperta sull'Etna alla base del cratere di sud-est, dove è in corso un'attività esplosiva. Dal vulcano si alza una nube di cenere. Dopo la riunione dell'unità di crisi si è quindi deciso anche la chiusura dell'Aeroporto Fontanarossa che dalle 14 ha cessato le attività. Gli aerei in sosta sul piazzale potranno partire in condizioni favorevoli decisi in tempo reale.
Sull'Etna i sensori dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno registrato dopo le 9 uno sciame sismico di 130 scosse, la più forte delle quali ha superato magnitudo 4. L'attività del vulcano è costantemente monitorata dagli esperti dell'Ingv.
Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha commentato: "L'Etna deve essere uno dei poli d'attrazione per il turismo siciliano. Finora non è stato sufficientemente sfruttato. Credo che serva un'unica autorità che sia la sintesi di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono sul suo territorio. Voglio sperare che ci siano finanziatori, anche stranieri, disposti a puntare su questa straordinaria risorsa. Insomma, noi abbiamo una Ferrari chiusa nel garage e questo non ce lo possiamo permettere".
Lo scalo etneo è stato chiuso dopo la riunione dell'unità di crisi. I voli in arrivo saranno dirottati su altri scali mentre tutti gli aeromobili in sosta sul piazzale, in condizioni favorevoli al decollo, verranno fatti partire appena possibile. Sarà quindi tecnicamente possibile effettuare il check-in per l'imbarco. I passeggeri in partenza con voli pomeridiani, prima di mettersi in viaggio per Catania, dovranno necessariamente verificare lo stato del proprio volo contattando le singole compagnie aeree che, in base alla rotazione degli aeromobili, potrebbero anche cancellare il volo.
Eruzione Monte #Etna la nube oscura il sole. H.12.14 pic.twitter.com/l2XO4uxGPQ
— Antonio.M (@AntonioMusolin2) 24 dicembre 2018
11,00 - Si registrano in queste ore diverse scosse di terremoto a Catania, con esplosioni sull'Etna e apprensione tra la popolazione in Sicilia, proprio alla vigilia di Natale.
Non si placa lo sciame sismico che sta colpendo in queste ore il territorio etneo.
Dopo i recenti terremoti che si sono verificati nelle zone di Zafferana Etnea e Castiglione di Sicilia con una magnitudo registrata di 3.1, una nuova scossa si è verificata alle 11,27 di stamattina a 5 chilometri a sud-ovest di Linguaglossa.
Una consistente nube di cenere si sta sollevando in queste ore dai crateri sommitali dell’Etna. La coltre grigia, sospinta dal vento, è visibile da diversi chilometri di distanza e sarebbe generata da diverse esplosioni che si starebbero verificando sulla sommità del vulcano più alto d’Europa.
Già da giorni l’Etna si trova in una fase eruttiva importante, con emissioni di lava e colate magmatiche che stanno percorrendo i fianchi dell’edificio vulcanico.