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27/12/2018 06:00:00

Il ritorno dell'Udc e l'anno orribile dei moderati in Sicilia

  Per gli ultimi mesi di fine anno la politica siciliana tenta di indossare un vestito nuovo. Dal Pd all'Udc passando per altre forze la frase pronunciata a ripetizione è: “moderati uniti contro i populismi”.


Che il 2019 porti oltre le frasi anche i progetti? Al momento non c'è nulla.
Gianfranco Miccichè, presidente dell'Ars, ma anche commissario di Forza Italia in Sicilia, è pronto a fare il padre nobile di questo esperimento, senza ricoprire ruoli o incarichi.
E a rifletterci bene non ci sono alternative, i partiti tradizionali da soli non vanno da nessuna parte, non riuscirebbero a rinnovare il fuoco vivo dell'orgoglio politico, crescono invece i Cinque Stelle e la Lega.
Matteo Salvini è al governo con i grillini, Silvio Berlusconi è un oppositore di quel movimento che lo ha sempre stigmatizzato e offeso, una opposizione ibrida perchè poi ad Arcore dialoga soventemente con i leghisti, che nel frattempo hanno portato a se molti azzurri.

Il Paese è cambiato, sono caduti molti steccati, ciò che divideva alcune forze politiche, in presenza di un bipolarismo, adesso le unisce sotto la bandiera del respingimento dell'incompetenza e dell'arroganza di chi promette marchette elettorali senza avere reale rispetto delle istituzioni. Si combattono gli estremismi e i populismi, i moderati insieme avrebbero oltre il 40%, se solo sapessero giocarsi bene la partita.
Sotto questo segno si muove la deputata regionale dell'Udc, Eleonora Lo Curto: “L'Udc lavora ad una progetto politico di aggregazione dei moderati che non serve solo a contrastare il populismo e il sovranismo ma punta a dare dignità e forza alle Regioni ed ai popoli d’Europa. Alle false promesse noi dobbiamo sapere opporre la concretezza e la risolutezza nella determinazione di andare avanti in una stagione di diritti e di garanzie per i cittadini, con l’obiettivo di una rinascita economica”.

A Palermo si sono riuniti per lo scambio di auguri i leghisti siciliani, pronti per governare la Regione e pronti per la competizione europea di maggio 2019.
Presente Igor Gelarda, responsabile regionale Enti Locali della Lega, con lui l'onorevole Alessandro Pagano, in rappresentanza della provincia di Trapani c'era Bartolo Giglio.
Gelarda ha indicato la Lega come il partito del buon senso: “In Sicilia non abbiamo più bisogno dei dinosauri della politica. Li spazzeremo via perché non vogliamo continuare a essere umiliati, derisi, derubati. Le prossime elezioni europee decideranno il futuro dei nostri figli, dobbiamo dare mandato alla Lega di cambiare un’Europa che in questo momento vuole schiacciare l’Italia”.

Rossana Titone