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02/01/2019 07:19:00

Il Capodanno in Sicilia tra sfollati, feste, incidenti

 E' stato un Capodanno particolare in Sicilia, soprattutto per gli sfollati del terremoto che il giorno di Santo Stefano ha colpito le zone vicino l'Etna.

 Il report aggiornato diramato dal Centro Operativo Comunale (C.O.C.) riferisce l’elevato numero di 1816 di richieste di verifiche inoltrato con 562 sopralluoghi già eseguiti dai tecnici e 1254 ancora da effettuare. Da questi primi controlli emerge il dato secondo il quale sono 168 gli immobili ritenuti agibili, 199 quelli parzialmente agibili e 195 quelli inagibili ma questi numeri varieranno nelle prossime queste ore man mano che si susseguono gli aggiornamenti. Gli sfollati, che hanno dovuto abbandonare la propria casa dopo il terremoto di S. Stefano sono 505, attualmente alloggiati all’Hotel Primavera (172), Emmaus (112), Airone (160), Madonna degli Ulivi di Viagrande (47), B&B del Pino (14).
Al momento, le scuole sono chiuse per le vacanze natalizie ma, in vista della riapertura, tutti gli edifici scolastici del territorio zafferanese sono stati oggetto di controlli e verifiche. A Zafferana centro sono risultati agibili i plessi scolastici “Elementare Matteo Maglia”, “I.C. Federico De Roberto”(agibilità provv.), le scuole materne di via della Montagna e via Nuova Bonanno; la scuola primaria di Sarro; la materna e primaria di Poggio Felice; la materna ed elementare (agibilità provv.) di Pisano mentre a Fleri la scuola media di via Vittorio Emanuele ha inagibilità indotta e la scuola elementare di via Rossi ha agibilità provvisoria.

Intanto, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città, resta particolarmente attiva la macchina operativa della Protezione Civile che, recentemente, è stata visitata anche dal Presidente della Regione, Nello Musumeci e dal Direttore Regionale della Protezione Civile, Calogero Foti. 

Nonostante il maltempo (a proposito: per i prossimi giorni è previsto un gran freddo...) in molti hanno aspettato il Capodanno in piazza con Goran Bregovic a Palermo, o Nino Frassica e Noemi a Catania (show fatto all'ultimo minuto, perché il Comune è in dissesto). Successo anche per gli eventi organizzati in provincia di Trapani. Così come l'1 Gennaio hanno riscosso grande successo mostre, musei, e gli immancabili presepi viventi.

Ma ci sono anche i feriti. Nonostante i divieti non sono mancati in tutta la Sicilia i botti di capodanno. Quest'anno in tutto i feriti in Sicilia per i botti di Capodanno sdono stati tredici: tre, per fortuna lievi, a Palermo. Per due di loro è stata diagnosticata una prognosi di sette giorni. Si tratta di un uomo di 56 anni, che è stato medicato al "Buccheri La Ferla" per una ferita all’orecchio sinistro. Mentre un 33enne ha riportato lesioni al bacino per alcune schegge. Dieci giorni di prognosi invece per un 31enne, che ha riportato delle ferite alla mano sinistra e ad un’arcata sopraccigliare e così è stato ricoverato nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Civico.

A Catania sono stati sette i feriti per lo scoppio di petardi nella notte dell’ultimo dell’anno. Due i casi più gravi. Per un uomo di 43 anni è stato necessario amputare la mano destra per lo scoppio di una bomba carta avvenuto nel quartiere di Librino. Il ferito è stato soccorso ed è ricoverato all’ospedale Garibaldi centro.

Tre dita della mano sinistra sono saltate per la deflagrazione di un petardo ad un altro uomo che abita nell’acese e che è stato medicato all’ospedale Cannizzaro.

Escoriazioni e piccole bruciature per altre quattro persone che sono state medicate e poi dimesse nelle strutture sanitarie. Un ragazzo di 14 anni è stato medicato in ospedale per un trauma contusivo all’occhio. Una donna di 42 anni, invece, è caduta per terra e ha riportato la frattura della gamba destra. Per lei il ricovero in ospedale al Policlinico. Anche nel Messinese sono stati registrati tre feriti. Un ventenne di Savoca è stato ricoverato all’ospedale Papardo di Messina per le ferite riportate ad un occhio e ad una mano. Altri due feriti lievi a Milazzo e a Barcellona Pozzo di Gotto.