L'anno si apre con poche buone notizie per la Sicilia che deve fare i conti con una serie di tagli, il cui ammontare è di 18 milioni e 468 mila euro. La scure si abbatte sui teatri e sulle associazioni antiracket ma anche sulla Protezione Civile.
I parlamentari del Partito Democratico hanno presentato una serie di emendamenti per favorire l'incremento dei contributi ed ovviare ai tagli, emendamenti firmati anche da Claudio Fava. Riapre i battenti l'Ars, dopo la pausa natalizia, ricominciano le commissioni Bilancio, si torna in aula venerdì 11 gennaio. Gennaio dovrebbe essere il mese dell'approvazione della Finanziaria altrimenti si procederà con l'esercizio provvisorio.
Vediamo i tagli che interessano i teatri siciliani, le associazioni, la Protezione Civile, il welfare.
Il teatro Biondo di Palermo perde 85 mila euro, il teatro Massimo si accredita 6 milioni e 435 mila euro, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana scende il suo contributo a 7 milioni e 670 mila euro. Il teatro Stabile di Catania passa a 1 milione e 501 mila euro, in perdita di contributi anche il Bellini che passa a 11 milioni e 646 mila euro. Il teatro di Messina si accredita 3 milioni e 647 mila euro, l'Istituto del dramma antico di Siracusa 551 mila euro, perde circa 50 mila euro.
Tagli anche per Taormina Arte che avrà un contributo di 756 mila euro, le Orestiadi di Gibellina avranno 257 mila euro, il Fondo unico per lo spettacolo scende da 4,7 a 3 milioni e 35 mila euro, al Brass Group contributo uguale all'anno scorso: 765 mila euro, stesso budget del 2018 anche per le accademie di belle arti che avranno un contributo di 297.296 mila euro, niente contributi, invece, quest'anno per la scuola del cinema e il Furs perde 300 mila euro.
Una marcia in più per gli Ersu, enti per il diritto allo studio, che passano da 11 miliomi a 11,5, i consorzi universitari confermano il contributo dell'anno scorso pari a 3 milioni e 277 mila eruo, il polo di Enna scende a 738 mila euro.
Non ci sono grandi novità per gli enti regionali: l'Istituto Vino e Olio conferma i 5 milioni e 797 mila euro dell’anno scorso; l'Istituto per l'incremento ippico conferma i 2 milioni e 586 mila euro; stesso contributo del 2018 anche per l'Istituto zootecnico pari a 2 milioni e 932 mila euro.
Il Ciapi, Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato, avrà un budget di 1 milione e 445 mila euro; l'Esa, Ente Sviluppo Agricolo, conferma la cifra dell'anno precedente per un totale di 12 milioni e 881 mila euro; il Coppem, Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo, avrà un contributo di 406 mila euro. Per le Opere pie il contributo è di 1,7 milioni di euro, parchi e riserve accederanno a due finanziamenti, uno di 13,2 milioni di euro e l'altro di 3 milioni e 894 mila neuro.
I veri tagli, da cui si avranno tanti malumori, sono quelli relativi alla tabella H, assegnati attraverso la partecipazione a bandi di gara, si scende nel 2019 a 6,2 milioni di euro.
Tagli per la Protezione civile, le spese di prima assistenza in caso di calamità scendono a 599 mila euro, un secondo capitolo con la medesima assistenza viene ridotto da 737 mila a 640 mila euro, un terzo capitolo destinato a fronteggiare le calamità scende a 916 mila.
Meno soldi anche per i fondi per l'emergenza infrastrutturale: da 685 mila euro a 595 mila.
Tagli e conseguenti polemiche per le associazioni antiracket: il Fondo di solidarietà alle vittime di richieste estorsive scende da 696 mila euro a 83.400; tagli anche per il Fondo per gli orfani delle vittime di mafia: da 88 mila a 76 mila euro.
Una riduzione notevole per il Fondo per gli imprenditori che denunciano il racket che vedono il loro contributo passare da 361 mila euro a 314 mila euro, ancora peggio per il Fondo per indennizzare le vittime del racket che vanterà un contributo di appena 8 mila euro.
Dei tagli ne risente il welfare, appena 10 milioni di euro per il ricovero dei minori disposto dall'autorità giudiziaria nelle case famiglie; per le comunità alloggio che ospitano i malati psichiatrici ci sono 8 milioni e 487 mila euro; scende il budget anche per l'Unione italiana ciechi a un milione e 151 mila euro.
Per il centro Hellen Keller il contributo è di 420 mila euro, all’Istituto per i ciechi andranno un milione e 181 mila euro, la stamperia braille passa da un milione e 730 mila euro a un milione e 156 mila, l’assistenza ai sordomuti avrà un contributo di 258.313, per il Fondo che aiuta le mamme in difficoltà economica ci sono 221 mila euro, anche per i consultori c'è un taglio drastico: passano da 127.412 euro a 110.705. Stabile il contributo per l'assistenza ai disabili nelle scuole, meno 10 mila euro per la fondazione Fulvio Frisone per la formazione scientifica e culturale.
Dei tagli risente pure lo sport, perde una parte del suo budget l'autodromo di Pergusa per il quale ci sono 375 mila euro, il capitolo per la promozione del turismo verso la Sicilia scende da 4 milioni e 570 mila euro a 1,8 milioni. Meno contributi per i corsi professionali dell’obbligo scolastico il budget è di 18 milioni di euro, per finanziare i collegamenti con le isole minori ci sono 63 milioni e 500 mila euro, per gli aeroporti di Birgi e Comiso 500 mila euro in più rispetto all'anno scorso.
Cresce il contributo della Sas, Servizi ausiliari Sicilia, che si attesta a 1,7 milioni; per le scuole paritarie ci sono 4,5 milioni come nel 2018.