La bolletta elettrica annuale ad un’impresa medio-piccola italiana è più cara di 70 mila euro rispetto a un’analoga francese, e mentre il costo della bolletta per le famiglie del Belpaese ha raggiunto i massimi del decennio, in Sicilia continua il divario tra il prezzo zonale dell’energia e quello del resto della Penisola, con inevitabili ricadute sulla media nazionale, dunque su tutti i consumatori.
È quanto emerge dall’ultima Analisi del sistema energetico elaborata dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, relativa al terzo trimestre 2018. Nel dettaglio, il dossier evidenzia come nel periodo considerato le tariffe dell’energia elettrica per le aziende tricolori siano aumentate del 10% rispetto al 2017, restando ben al di sopra della media Ue e superando perfino l’incremento registrato per i consumatori domestici, pari a circa il 7%, il picco degli ultimi 10 anni.
Ma a crescere, sottolinea l’agenzia, sono stati anche i costi al consumo del gas naturale e del gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 17% e del 12% rispetto al terzo trimestre 2017. Il motivo? Per Francesco Gracceva, curatore del rapporto, tutto dipende «dall’impennata del gas naturale (+60%), dei prezzi della borsa elettrica (+33,5%) e del petrolio Brent che a ottobre ha raggiunto gli 85 dollari al barile».