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12/01/2019 06:00:00

Nuovi gruppi si affacciano sulla scena politica di Marsala. Ecco chi sono

 Marsala è in movimento, le amministrative del 2020 stanno tracciando la strada di aggregazioni che nascono con le intenzioni, o le parvenze, del rinnovamento.


Novità, programmi per la città, discontinuità dall'attuale amministrazione, capacità di fare squadra e sintesi. E' questo il ritornello di una canzone che è stata scritta, manca la musica e soprattutto chi la suona.
A fare dei passi avanti sono dei ragazzi, professionisti, che hanno dato vita a Nonovento, scommettono sul futuro della città promuovendo il patrimonio culturale marsalese.
Una pagina facebook per il loro lancio ufficiale, il nome “Nonovento” che irrompe a squarciare la stantia politica marsalese fatta di vecchi volti che non hanno ben compreso la necessità di fare un passo indietro: “Nonovento si aggiunge agli altri otto per soffiare insieme”.


Dalla pagina facebook si legge: “Siamo un gruppo di ragazzi che, uniti dalla voglia di fare qualcosa per la propria città e il proprio territorio, ha deciso di mettere insieme le loro varie competenze e creare una nuova realtà. Desideriamo essere il vento che porta freschezza, il vento del movimento che scuota e unisca, che soffiando faccia da trait d’union e metta insieme le diverse risorse del territorio. Siamo convinti che lavorando in sinergia e collaborando si possano creare grandi cose”.
A far parte di questa nuova realtà Riccardo Rubino, avvocato e giornalista, il suo nome è legato alla famiglia del Vomere. Insieme a lui altri undici giovani marsalesi.
Movimenti, iniziative e incontri che si consumano per mettere ordine, capire se ci possono essere le condizioni per creare un programma nuovo e discontinuo all'Amministrazione di Alberto Di Girolamo. Ripetono la lezione a pappagallo, ma quale sarebbe il programma? Il progetto? Discontinuo solo al sindaco e alla giunta? Ne siamo sicuri?
Il consiglio comunale non ha dato prove di grandi maestrie, l'opposizione ha rinunciato al suo ruolo, a tratti si spalma sulle posizioni dell'Amministrazione, poi riprende le distanze poi di nuovo a braccetto. Un gioco consumato, che non verrà premiato. I consiglieri sono gli stessi da anni e anni, quella poca ventata di novità non ha prodotto nulla, in molti si sono asserviti a posizioni di potere dell'assessore di turno.
Di consiliatura in consiliatura, c'è chi potrebbe avere una sedia dedicata per tutti gli anni consumati su quella moquette, tanto da confondersi con la stessa.
E quelli che girovagano di casa in casa per un caffè e un incontro sono gli stessi di sempre, quelli che non vogliono perdere i privilegi acquisiti ( che poi che privilegio sarà mai fare il consigliere comunale? Oggi conta più un capo condomino che un consigliere), sono gli stessi che si alzano da un tavolo per sedersi in un altro, pensando di essere più fortunati: forza c'è la poltrona da assessore.


I nomi sono sempre gli stessi, inflazionati, bruciati, senza alcuna percezione della realtà e del contesto politico in cui viviamo. Non si comprende come sia necessario fare un passo indietro, tutti, per alimentare e fare spazio a una nuova classe dirigente che possa, e meglio, scommettere su risorse mai ascoltate e prese in considerazione.
A portarsi avanti è Vito Armato che partecipa ad incontri per il futuro governo della città, a stopparlo sono i vertici della stessa Lega: Igor Gelarda, Roberto Bertini e Bartolo Giglio.
Gelarda è il responsabile regionale degli Enti Locali, Bertini e Giglio sono i responsabili provinciali della Lega, nel loro comunicato sono chiari e non derogano alla impostazione di partito: “ Apprendiamo da indiscrezioni di stampa che sarebbero in corso a Marsala movimenti per individuare un candidato sindaco del centrodestra. Ci preme sottolineare che la Lega non partecipa a nessuno di questi tavoli e che di concerto con i referenti territoriali della provincia di Trapani, Roberto Bertini e Bartolo Giglio, eventuali negoziati sul territorio possono essere condotti solo dal responsabile regionale enti locali, Igor Gelarda, e ratificati dal commissario della Lega in Sicilia, senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell'Interno”.
Non solo gerarchia e delegittimazione di quanto finora fatto, se non a titolo personale, ma paletti per i futuri incontri: “Chiunque altro partecipi a incontri più o meno riservati, anche se tesserato con la Lega, non rappresenta in alcun modo la linea politica del partito. Attualmente, per quanto riguarda il territorio di Marsala e di Trapani, la Lega è interessata ad affrontare e risolvere la questione relativa all’aeroporto di Birgi. La politica che si occupa solo di sé stessa al punto da parlare, oggi, di elezioni del 2020, quando il territorio del Trapanese vive una crisi così grave, non è una politica che ci appartiene. La Lega, attraverso il sindaco Di Girolamo in qualità di rappresentante della città di Marsala, e con altri interlocutori istituzionali stanno dialogando per trovare una soluzione per il rilancio dell’aeroporto Vincenzo Florio e per risollevare l’economia del territorio”.
Ecco, magari è questo il punto. Si sono scordati, gli occupanti Sala delle Lapidi e tutti i rappresentanti della città, che il territorio sta morendo per soffocamento. Con infrastrutture, porto e aeroporto, degne di un film comico con un finale drammatico: a farne le spese sono sempre i cittadini.