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18/01/2019 07:50:00

Violenza sessuale su un giovane, in udienza Padre Genna non parla

Niente interrogatorio in Tribunale per padre Genna, anziano ex parroco della chiesa di contrada Addolorata, processato con l’accusa di tentata violenza sessuale su un giovane africano.

Il prete, infatti, ha voluto evitare i pericoli di una deposizione in aula.  Ha rinunciato, quindi, all’esame. Ma il legale Cettina Coppola, precisa: "Non è potuto intervenire perchè è malato, e in sedia a rotelle". 

E pertanto, il Tribunale ha acquisito un documento con le sue dichiarazioni rese.

Nel frattempo, il legale di parte civile, l’avvocato Giacomo Lombardo, sottolinea che non fu don Nicolò Genna a chiamare i carabinieri, ad esempio telefonando, ma che i militari stavano passando per caso sulla SS115 per Trapani e in quel momento il prete fece cenni con le braccia per attirare la loro attenzione, dicendo: “aiuto, aiuto”. Ad evidenziare che il prete aveva chiesto l’aiuto dei carabinieri era stata la difesa (avvocati Cettina Coppola e Stefano Pellegrino), facendo notare che uno dei militari intervenuto nell’occasione, in aula, aveva confermato quanto scritto nel verbale. E cioè che l’ex parroco aveva invocato il loro aiuto. “Non sappiamo, però, cosa è accaduto poco prima” commenta l’avvocato Lombardo. I fatti contestati risalgono al 14 agosto 2017. Secondo l’accusa, il prete, dopo aver fatto salire in auto un ragazzo del Gambia, con un “gesto repentino” gli avrebbe palpeggiato i genitali (coperti dai pantaloni). Subito dopo, gli avrebbe detto che poteva dargli denaro o fargli avere un posto di lavoro in cambio di prestazioni sessuali. Il giovane, però, non ha gradito e ha sporto denuncia. Nella precedente udienza, la donna che gestiva il centro di accoglienza di contrada Bosco che ospitava il giovane africano ha confermato che, al rientro nella struttura, il ragazzo le ha raccontato che il prete voleva abusare sessualmente di lui.