Operazione antimafia a Palermo. I carabinieri hanno arrestato Leandro Greco, nipote di Michele Greco, il "Papa", ritenuto il capomafia del mandamento di Ciaculli. In manette anche un altro nipote eccellente, il nipote dei Lo Piccolo, Calogero. Il tentativo è sempre quello: ricostruire la "commissione provinciale" di Cosa nostra. Decisive le dichiarazioni di due nuovi collaboratori di giustizia.
La dda di Palermo ha emesso un decreto di fermo nei confronti di sette persone accusate di far parte della ricostituita Commissione. Il progetto di ridare vita la Cupola era stato scoperto a dicembre e aveva portato al fermo di 47 tra boss e gregari. Tra i fermati di oggi ci sono Leandro Greco, nipote di Michele Greco il "papa" di Cosa nostra, e Calogero Lo Piccolo, figlio del boss ergastolano Salvatore Lo Piccolo.
I due boss sono stati fermati nella notte in un blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo, insieme altre cinque persone arrestate dai poliziotti della Squadra mobile.
Calogero Lo Piccolo è figlio del capomafia di San Lorenzo Salvatore, e fratello di Sandro, entrambi all'ergastolo. Era già stato in cella dove aveva scontato una condanna per mafia. Sarebbe lui il nuovo capo del mandamento.
Leonardo Greco, detto Michele, è invece incensurato. Nipote di Michele Greco, il 'papa' di Cosa Nostra, è il boss di Ciaculli, dove ha di nuovo la sede il mandamento che comprende anche Brancaccio.
Decisive le testimonianze dei nuovi collaboratori di giusitiza Francesco Colletti e di Filippo Bisconti. Colletti, capomafia di Villabate fermato il 4 dicembre dai carabinieri con l'accusa di far parte della nuova commissione di Cosa nostra, è un fiume in piena. Grazie alle sue dichiarazioni, e alle rivelazioni di Bisconti, finito in manette nella stessa indagine, i pm della Dda di Palermo sono riusciti ad aggiungere un ulteriore tassello all'inchiesta sulla rinata Cupola.
Colletti, ai vertici della nuova Commissione, venne intercettato mentre parlava in auto col suo autista Filippo Cusimano. "Si è fatta comunque una bella cosa.. per me è una bella cosa questa.. molto seria... molto...con bella gente.. bella! grande! gente di paese..vecchia gente di ovunque", disse confermando i sospetti degli inquirenti sulla restaurazione dell'organo direttivo.
La Squadra mobile ha invece fermato quattro fedelissimi di Lo Piccolo: Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola, gli ultimi due sono imprenditori. Manette pure per il responsabile di un’altra famiglia, quella di Passo di Rigano, Giovanni Sirchia: avrebbe fatto da padrone di casa ai capimafia che il 29 maggio scorso si sono riuniti per la prima riunione della Commissione provinciale dopo la morte del capo dei capi, Salvatore Riina.