Cade a pezzi il casolare di Cinisi dove il 9 maggio 1978 fu ammazzato Peppino Impastato, attivista politico, animatore di Radio Aut, giornalista, che denunciava il capomafia Tano Badalamenti e gli insospettabili complici.
E' ancora Giovanni Impastato, fratello di Peppino, a lanciare l'appello per rendere più decoroso quello che è ormai diventato un luogo della memoria “meta di migliaia di persone ogni anno”. “La struttura è in rovina , e il proprietario è complice di questo scempio, non prendendosi cura del luogo, così come il Comune e la Regione, che sembrano totalmente disinteressati".
Nel 2014, l'allora presidente della Regione Rosario Crocetta si era impegnato a requisire l'area, che si trova in una delle stradelle che costeggiano l'aeroporto Falcone Borsellino.
Ma non è successo più nulla. Giovanni Impastato adesso ha deciso di alzare la voce e ha inviato una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci e al sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo.