Scena muta. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, il vice sindaco di Erice Angelo Catalano comparso, ieri mattina, davanti al Gip del Tribunale di
Trapani, Caterina Brignone, per l’interrogatorio di garanzia dopo il suo clamoroso arresto di venerdì. Era presente il legale dell’indagato, l' avvocato Giuseppe De Luca, che sta raccogliendo una copiosa documentazione per il suo assistito.
Angelo Catalano resta agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e abuso d’ufficio.
Secondo il Gip, che ha firmato il provvedimento restrittivo su richiesta della Procura, l’ex vicesindaco di Erice avrebbe commesso “una pluralità d’illeciti attuati, con spregiudicatezza e disprezzo verso l’amministrazione d’appartenenza, derivante dal fatto che, essendo ormai abituato al potere ed a servirsi del proprio ruolo, ha realizzato interessi personali e privati, ritenendosi al di sopra della legge, tanto da non temere verifiche e controlli”.
Ieri su Tp24.it abbiamo iniziato a raccontare il sistema della corruzione ad Erice, secondo gli inquirenti (qui l'articolo).