Come abbiamo visto ieri, nel nostro viaggio all'interno del sistema con cui vengono gestiti i lavori pubblici ad Erice, il dirigente comunale Pietro Pedone si lamenta con gli inquirenti che accadeva che le ditte Barraco o Pomara fossero già sul luogo dell'intervento da effettuare ancora prima che lui desse formalmente l'incarico a nome del Comune. Erano interventi urgenti, sanciti con un'ordinanza del Sindaco per dei danni alla pubblica illuminazione.
Ma vediamo alcuni casi solo del 2018.
A Gennaio Pedone scrive falsamente, in un provvedimento, di affidare lavori urgenti per la pubblica illuminazinoe alla ditta di Barraco, dopo aver confrontato le offerte con altre ditte. Non è vero, è lo stesso dirigente ad ammetterlo: "Non ho contattato alcuna altra ditta, mi sono rivolto direttamente a Matteo Barraco". Parla, interrogato, di "insistenti pressioni" dell'assessore e vice sindaco Catalano.
Il 26 Marzo 2018 Pedone affida altri lavori direttamente alla ditta di Matteo Barraco perchè è "costretto" (così racconta agli inquirenti) dalle pressioni dell'assessore Catalano. Cioè? Si trattava di sostituire sette pali della luce in Via San Cusumano: "Catalano si presentò da me dicendo che si dovevano eseguire urgentemente questi lavori perchè c'era pericolo per l'incolumità pubblica". E' un lavoro consistente. Pedone si rifiuta inizialmente di dare l'incarico ad una sola ditta, vuole fare una gara. Catalano insiste con l'urgenza, perché la zona è al buio ed è pericolosa. La discussione è animata, e si svolge davanti al segretario generale del Comune di Erice, Barone. Qualche giorno dopo Catalano ritorna sull'argomento e dice a Pedone: "Ho già dato indicazioni a Barraco per comprare i pali della luce da sostituire". Pedone è con le spalle al muro, anche perché se succede qualcosa in quella strada buia, rischia di doverne rispondere lui, e allora approva l'assegnazione dei lavori a Barraco. Piccolo particolare: i pali in cemento armato della Via S. Cusumano da sostituire perché a rischio crollo sono sette. Ma i Vigili del Fuoco, in un sopralluogo, avevano accertato che solo un palo presentava "gravi lesioni", con necessità di sostituzione. C'è anche un piccolo mistero su alcune date. Fate attenzione: il sopralluogo dei vigili del fuoco è del 15 Febbraio. Già il giorno dopo Barraco presenta un primo preventivo: il 16 Febbraio. Chi lo ha informato?
Continuiamo a seguire il racconto che Pedone fa agli inquirenti. Quando c'è un'ennesima emergenza nella rete dell'illuminazione pubblica di Erice, Pedone decide, è il Marzo del 2018, di affidare i lavori di riparazione del guasto ad un'altra ditta, estranea al giro di Catalano. Sceglie la ditta Saullo, con cui da anni il Comune di Erice non aveva rapporti. Questa sua decisione viene duramente contestata. Da chi? Da Pomara, da Barraco, dal Sindaco Toscano, e dall'assessore Catalano. Pomara e Barraco insultano Pedone: "Hai fatto lo stronzo!". Per Sindaco e vice, invece, Saullo, essendo di Alcamo non sarebbe stato efficiente, perché non in grado di assicurare una pronta reperibilità. Ma accadono anche due episodi strani. Saullo, infatti, racconta a Pedone che era intervenuto per cominciare i lavori commissionati, e l'indomani era stato costretto a ritornare sullo stesso punto, perché ignoti avevano tagliato i cavi che erano stati appena ripristinati. Non solo: alcuni interruttori erano stati staccati manualmente. Pietro Saullo commenta con Pedone: "Ma qui cosa c'è? Un'associazione a delinquere? Io ho fatto lavori per tanti comuni ma una cosa del genere non l'ho mai vista".
Saullo viene anche ascoltato dai Carabinieri, il 20 Giugno, e racconta: "Più volte ho trovato alcuni quadri elettrici staccati. Possiamo ritenere che gli stacchi siano stati effettuati manualmente da qualcuno". Saullo è di Alcamo, e fa un paragone: ad Alcamo, in tutto l'inverno, si verificano al massimo uno o due distacchi, a causa del maltempo. E ad Erice? Da Aprile a Giugno ci sono stati almeno una quarantina di distacchi di contatori. In un caso, si ricorda, in Via Toscana, addirittura sono stati manomessi i fili. E, come fosse un avvertimento, ricorda che: "Il filo tagliato sporgeva in modo tale da essere visibile". C'è di più: Pedone dichiara di aver appreso da Saullo, in via confidenziale, che aveva individuato gli autori della manomissione. Indovinate chi? Matteo Barraco e Giovanni Pomara. Li ha addirittura fotografati, confida, mentre in Via Toscana erano intenti a recedere i fili del quadro elettrico. Saullo accenna la cosa al Sindaco Toscano. I due parlano al telefono dei lavori in corso, e l'imprenditore le dice: "Certe carognate danno fastidio". Il Sindaco Toscano vuole capire meglio. E lui sbotta: "E' la ditta Barraco. Io gli dico nome e cognome...". E la Toscano: "Ditta Barraco?". "Si - risponde Saullo - . Io li ho visti lavorare, è la ditta Barraco, eh...".