Si sono presentati solo i consiglieri comunali di opposizione ieri, ad Erice, al consiglio comunale straordinario che la minoranza stessa aveva richiesto dopo l'arresto del vice sindaco della città, Angelo Catalano.
In aula solo Simona Mannina, Alessandro Barracco, Eugenio Strongone, Giuseppe Vassallo, Alessandro Manuguerra e Francesca Miceli, peraltro coinvolta nelle indagini.
Non c'era la Sindaca Daniela Toscano, che lo aveva già detto nei giorni scorsi che non sarebbe venuta, e ieri la stessa cosa hanno fatto i consiglieri di maggioranza. Per Vassallo si tratta di "un'occasione persa per un serio confronto".
Commenta Alessandro Manuguerra:
La non presenza del Sindaco Daniela Toscano e della sua maggioranza consiliare al consiglio Comunale straordinario conferma la debolezza di questa amministrazione che avendo da sempre professato legalità, trasparenza e moralità, era doveroso oggi dare una risposta ai cittadini Ericini.
Riteniamo che questo modus operandi cosi grossolano della Toscano rivolto alle beghe personali si ripercuota sull'efficienza della macchina amministrativa che invece ha bisogno di un pragmatismo operativo per la risoluzione dei problemi che attanagliano Erice.
Inoltre il continuo diffamare la famiglia Manuguerra ne dimostra l'assoluta debolezza,perche tende a distogliere l'opinione pubblica da quello che lei non ha mai fatto per il benessere della comunità Ericina.
Farebbe bene, il Sindaco Daniela Toscano a interessarsi alle vicende riguardanti alcuni suoi familiari recentemente tirati in ballo su questioni delicate da articoli di stampa.
Per i consiglieri del Pd,Antonio Pino Agliastro e Carmela Daidone "nella seduta di mercoledì scorso il sindaco Daniela Toscano e il suo vice Simonte, alla presenza dell’intero plenum del Consiglio, hanno volontariamente e ampiamente riferito su quanto di loro conoscenza rispetto ai fatti recentemente accaduti e, peraltro, ancora al vaglio dell’Autorità giudiziaria" e non hanno partecipato perché "nulla di ulteriormente significativo potrebbe fornirci un dibattito sulle questioni proposte - in termini di utilità per la collettività amministrata - e non esiste a tutt’oggi alcun presupposto di mancanza di fiducia al Governo della città e al progetto sottoscritto con i nostri elettori".