Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/03/2019 06:00:00

Erice, Nino Oddo:"Non regge la tesi di Tranchida e Toscano esposta in conferenza stampa"

Nino Oddo, segretario regionale del PSI. Qual è la sua analisi dopo il voto regionale? Lei ha messo PD primo partito, poi Lega e poi Cinque Stelle, cosa ne pensa di questa situazione politica nazionale?

Ma io come ha detto Eduardo De Filippo, dico: “Adda passà 'a nuttata!", nel senso che il fenomeno grillino secondo me ha già raggiunta la sua punta più alta ed è in fase discendente. Quello che è avvenuto in Italia non è molto diverso da quello che è avvenuto nel mondo occidentale. Gli inglesi hanno avuto la Brexit, gli americani Trump, i francesi la Le Pen, addirittura anche la Germania si sono giocati la Merkel. In Italia abbiamo avuto il grillismo, un fenomeno tipico di quanto c’è una crisi economica e c’è grande incertezza e i governi vengono destabilizzati. Credo che ora il grillismo abbia iniziato la sua parabola discendente anche se ancora ci sono le europee e sono convito che rimarranno al potere ancora per alcuni anni. Diverso è il giudizio su Salvini che è la destra. C’è sempre stata, prima parlava il linguaggio imprenditoriale di Berlusconi, oggi quello razzista di Salvini. Una bella destra, liberale, europea e anglosassone non ce l’abbiamo. La sinistra si lecca ancora le ferite. Vedo difficoltà a trovare un leader. Il PD si attarda nelle lotte interne. C’è difficoltà da parte del centro sinistra nel rimettere insieme le truppe dopo il colpo subito alle politiche dello scorso anno. Io credo che anche alle europee durerà questa difficoltà per il centro sinistra.

Nino Oddo, Il sindaco di Erice Daniela Toscano ha detto che ce l’hanno con lei e con Giacomo Tranchida perché loro hanno scardinato un sistema. Lei cosa ne pensa del sistema ericino?

Io ho seguito questa vicenda un po’ distaccato. Molti si aspettavano che i cavalcassi la tigre, visto che, secondo le leggende metropolitane sono l’avversario storico di Giacomo Tranchida. Ma siccome a me gli sciacalli non piacciono, ho ritenuto, io e il mio partito di tenere una posizione garantista che fa parte del nostro dna. Ma faccio però una valutazione oggettiva, direi cronologica. Tranchida e Toscano dicono che loro hanno destabilizzato un sistema di potere preesistente. Io dico, a Erice da dodici anni, dal 2007, c’è il gruppo Tranchida che regge il potere. I cinque anni precedenti, io ero capogruppo del centrosinistra e la Toscano militava nel mio gruppo, allora c’era sindaco il buon Ignazio Sanges, non credo che ci sia stato nulla di paragonabile ad un sistema di potere. Parallelamente a Valderice governava Tranchida. Per trovare una presenza così prolungata nelle stanze del potere dobbiamo andare al periodo della vecchia democrazia cristiana. Il potere che loro hanno esercitato è senza precedenti. Chi avrebbe potuto farlo se stava nelle stanze del potere pochi mesi. L’unico paragone che si può fare a Trapani è con Mimmo Fazio che ha governato dieci anni, ma loro guarda caso non lo citano. Parlano di qualche defunto o qualche altro esponente politico dell’anteguerra. Io sono esterrefatto, hanno messo su una conferenza stampa per difendere il proprio vicesindaco non nel merito ma dicendo:“può darsi che ha fatto qualche cosa ma anche tuo nonno ne ha combinate...”. Sono ridicoli, chi altri potevano mettere su un sistema di potere se loro occupavano integralmente il potere ad Erice e a Valderice. Se c’è stato qualcuno che poteva instaurare un sistema di potere sono proprio quelli che lo hanno esercitato.

Oddo, ha esponenti al consiglio comunale di Erice?

Sì, Nacci e Augugliaro.

Hanno partecipato all’ultimo consiglio comunale straordinario, per chiedere la sfiducia dell'amministrazione?

Sulla sfiducia le racconto un’altra pagina di storia. L’ultima mozione di sfiducia fu presentata ad Erice un po’ di anni fa. Occorrevano 13 voti per mandare a casa Tranchida, la mozione raccolse 14 firme, i socialisti non la firmarono. E tutti si chiesero come mai. I socialisti l’avrebbero votata in aula, ma la mozione, il cui voto sarebbe stato una formalità, non fu mai messa ai voti ad Erice. Io sono molto scettico su questi fenomeni mediatici di annuncio di mozioni di sfiducia.

Nel corso della conferenza stampa Tranchida ha detto che l’unico abuso di potere di Catalano è stato quello di fermare l’obbrobrio della pista ciclabile. Lei ricorda se Catalano se la prese con un dirigente e da poco hanno fatto pace?

Io non voglio entrare nel merito e negli aspetti personali di singoli dirigenti. Su Catalano non voglio infierire, sarebbe facilissimo. Catalano è uno dei socialisti che negli anni ha tradito il partito per andare con Tranchida. Lui come altri ha fatto l’assessore ma hanno fatto una brutta fine politicamente. Quella di Catalano mi dispiace sul piano umano. Tranchida da decenni usa questa stratega di indebolire gli avversari. Catalano è l’ultimo esempio e ora è già è stato posato.