Diceva che andava a visitare le zone terremotate, invece andava alla Leopolda a Firenze, il tutto con i soldi pubblici dei contribuenti siciliani.
C'è anche un caso di utilizzo di soldi pubblici, quelli dell'Assemblea Regionale Siciliana, per soggiorni privati, nell'inchiesta che ha portato all'arresto per mafia di Paolo Ruggirello.
L'ex deputato regionale, tra i tanti benefit, aveva anche quello dei viaggi “istituzionali” pagati dall'Ars, e quindi dai siciliani. Gli inquirenti hanno scoperto un caso “a conferma della assoluta spregiudicatezza di Ruggirello nell’esercizio delle sue pubbliche funzioni”
In particolare Ruggirello avrebbe utilizzato fondi dell'Ars per spese di viaggio e soggiorno. Ma anziché andare da Trapani a Pisa, e da lì ad Assisi, come dichiarato nella ragione del suo mandato “istituzionale”, se né andato a Firenze per seguire “a titolo privato”, la Leopolda, la convention di Renzi e – scrivono gli inquirenti - “intrattenersi con una propria amica, dal 4 al 6 novembre 2016”.
Quando la sua segretaria lo chiama per chiedere la motivazione del suo viaggio da allegare alla richiesta di “missione”, Ruggirello balbetta un po' pensando ad una scusa valida. <<… eh… la motivazione e.. e.. a la.. la.. a Pisa incontro con … come si chiama la ? con… l’amministrazione comunale …. e poi ci metti … a.. a.. ad Assisi.. ci metti ad Assisi per incontro con le.. le.. incontro con … incontro con i familiari delle zone terremotate; ci metti in Umbria incontro nelle.. nelle… zone terremotate…>> .
Ruggirello è stato uno dei deputati regionali coinvolti nella maxi inchiesta, anni fa, sulle spese pazze all'Ars. Ruggirello è stato prosciolto in sede penale e dalla Corte dei Conti condannato a restituire 11 mila euro.