Mancano pochi giorni al primo ciak del film sul delitto Mattarella, che vedrà alcune scene girate a Corleone, ma non mancano le polemiche sulla opportunità o meno di far girare questo film nel paese che ha dato i natali a tanti mafiosi. il regista della pellicola è Aurelio Grimaldi, nel cast Donatella Finocchiaro (Irma Chiazzese, la vedova del presidente della Regione), Tony Sperandeo che farà Vito Ciancimino, David Coco che sarà Piersanti Mattarella, Alessio Vassallo il fratello Sergio, oggi Capo dello Stato.
Le riprese inizieranno lunedì e la produzione del film ha chiesto un contributo all'amministrazione comunale di Corleone guidata da Nicolò Nicolosi. La richiesta iniziale di 50 mila euro è stata poi dimezzata dal sindaco a venticinquemila, a contestare e criticare il contributo dato dal comune è proprio l'opposizione del M5S. E in particolare è l'attivista Antonio Moschitta a dare fuoco alle polemiche, con un post sui social in cui si chiede quale sia il vantaggio per il proprio Comune e per la sua cittadinanza di un film che tratta di mafia.
Da questo post sono stati diversi gli esponenti grillini a dire la propria e a rappresentare le loro perplessità, tra questi anche il candidato Pascucci bocciato da Di Maio, ma che non è stata espulso, che ha commentato così: «No alla mensa scolastica e sì alla produzione di un film: sono scelte su come usare i soldi...». Di parere opposto il pensiero del sindaco di Corleone, Nicolosi, che vede nel film anche un momento di riscatto e di promozione positiva della città, visto che il film sarà proiettato al festival di Venezia e il Comune come sponsor apparirà nei titoli.
Il regista Grimaldi, da parte sua, ha fatto sapere di aver inviato la sceneggiatura alla famiglia Mattarella e alla presidenza della Repubblica, ma dal Quirinale c'è la conferma che non è stata ancora esaminata né tantomeno approvata.