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09/03/2019 06:00:00

Bartolo Giglio:" "Scrigno" colpisce tutti e il PD che amministra Trapani, Erice e Marsala"

Bartolo Giglio responsabile provinciale per il tesseramento della Lega. Cosa ci dice in merito all’operazione antimafia “Scrigno”.

Guardi, io sono esterrefatto oltre alla notizia dell’operazione antimafia "Scrigno", per i commenti che ci sono stati o non ci sono stati dal mondo politico. Nessuno ha detto finora che l’unica cosa da fare e stringerci e dare segnali importanti all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia che stanno cercando di estirpare una cancrena che speravamo tutti fosse definitivamente scomparsa. Tutti parlano di fedeltà della gente, che non prendono i voti dalla mafia. Io ho fatto una campagna elettorale alle amministrative a Trapani, dicendo che la questione morale era aperta e che il filtro andava fatto sin dalla composizione delle liste e un numero elevato, infatti, significava esporsi ad infiltrazioni di questa natura. Il nostro partito con la mia candidatura ha già sottolineato, a suo tempo, questa patologia strutturale del nostro territorio. Noi con la nostra politica speriamo che la gente si svegli e non sia disponibile a questi commenti che sono assolutamente perversi.

Giglio, qual è la soluzione, commissariamo tutto?

No, non è questa la soluzione. Abbiamo un codice operativo, che la politica si impegni ad osservarlo per poter andare avanti.

Ma non c’è la legge come codice operativo, non basta quello, il buon senso e l’etica di ognuno?

Ma mi pare che per ogni legge che si fa se ne trova un’altra contraria per potere bypassare tutto. Il voto è disgiunto e il candidato sindaco non si riserva di essere il destinatario dei voti delle liste, poi, però di liste ne fa una caterva non si sa perché. E’ inutile che qualcuno esulta perché la controparte con cui ha battibeccato è stata colpita, perché qui colpiti sono tutti, colpito è il PD che in questa fase storica esprime le guide amministrative dei comuni di Trapani, Erice, Marsala e via di seguito.

Giglio, se lei avesse avuto la possibilità di fare sette liste non le avrebbe fatte anche lei?

No, bisogna fare le liste avendo contezza esatta delle figure che vengono presentate per la lista. Io in questo momento da coordinatore provinciale, con gli altri colleghi, stiamo predicando ai candidati delle amministrazioni locali di tenersi fuori da parti deleterie.

Ma se non si è inquirenti come si fa riconoscere chi è mafioso e chi no?

Noi intanto ai consiglieri comunali e alle persone che vanno in lista chiediamo il certificato penale e carichi pendenti, ma poi, signori miei, le cose scritte nell’ordinanza dell’operazione “Scrigno” sono di dominio pubblico.