Blitz antimafia della polizia a Palermo. Dieci gli arresti per i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti. L'indagini è della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno scoperto una serie di estorsioni, ad aziende della provincia di Palermo, nonché una rete di spaccio al quartiere Zen. Il blitz arriva all'indomani della notizia dell'auto incendiata a Chiara Natoli, attivista di Libera di Palermo.
Circa l'operazione di oggi, sono numerosi gli episodi estorsivi compiuti dai sodali, e documentati dagli investigatori, ai danni di imprenditori edili operanti anche in territori diversi da quelli propri di quel mandamento mafioso, quali Isola delle Femmine, Capaci e Carini, ai quali veniva imposto il pagamento di ingenti somme di denaro per “la messa a posto”. Ciò avveniva anche grazie anche al ruolo di collegamento con altre “famiglie mafiose” del territorio palermitano assunto da alcuni degli odierni arrestati. I ricavi delle estorsioni, infatti, in alcuni casi venivano divisi tra le famiglie operanti in diversi quartieri cittadini.
L’organizzazione era anche particolarmente attiva nel campo del traffico di stupefacenti nel capoluogo, tanto che uno degli odierni arrestati, con l’appoggio di Cosa Nostra, a cui corrispondeva regolari somme di denaro in funzione dello stupefacente venduto, si era imposto come il principale spacciatore del quartiere Zen.