Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/03/2019 22:00:00

Trapani, il Coordinamento di Libera esprime solidarità per quanto accaduto a Chiara Natoli

Il coordimento provinciale di Libera a Trapani dopo l’intimidazione commessa contro l’attivista Chiara Natoli a Palermo, a cui hanno bruciato l'auto, esprime la propria solidarietà e vicinanza. Ecco la nota:

"Ad un anno di distanza dalle scritte minacciose comparse a Palermo contro don Luigi Ciotti,  puntualmente all'indomani della manifestazione del 21 marzo dedicata a tutte le vittime innocenti delle mafie, la criminalità mafiosa si fa sentire stavolta con una pesante intimidazione incendiaria contro una delle più giovani attiviste del movimento di Libera a Palermo, Chiara Natoli a cui è stata incendiata la propria auto. 

"Nel manifestare la nostra vicinanza e solidarietà a Chiara non possiamo non ribadire ad alta voce che il cammino intrapreso sul percorso del riscatto da mafie e malaffare non potrà mai interrompesi. Noi oggi continuiamo, c'è una società civile, fatta di tanti giovani ma non solo, che ad alta voce grida il suo No alle mafie , lo abbiamo visto pochi giorni or sono a Trapani, Castellammare, Favignana, dove c'è stata una straordinaria partecipazione volontaria ai cortei del 21 marzo.

C'è in questa società civile tanta gente che vorrebbe gridare ma non ha voce. Noi di Libera siamo con loro, affiancando chi si batte contro le mafie e dando voce a chi ha difficoltà a farsi sentire. Questo lavoro suona come una sconfitta di Cosa nostra che ci vorrebbe tutti muti e soggiogati. Noi non ci stiamo, Noi siamo per una Sicilia nostra e non di Cosa nostra".